Anteprima, 23 ottobre 2024
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Biografia di Eugenio Dal Corso
Eugenio Dal Corso (1939-2024), cardinale veronese. «Originario della contrada Corso, nella frazione di Lugo di Grezzana (Verona), Eugenio Dal Corso era nato il 16 maggio 1939, secondo di sei figli. I suoi genitori, dopo la scuola dell’obbligo, lo inviarono all’Istituto don Calabria per completare gli studi, dapprima a Roncà (Verona), quindi a Maguzzano (Brescia) e poi nella casa Nazareth, a Verona. E fu proprio in quegli anni che decise di diventare missionario. Emessa la prima professione religiosa l’8 settembre di 65 anni fa, venne ordinato prete a Verona il 17 luglio 1963. Quindi a Roma effettuò gli studi in Teologia dogmatica. Impegnato nell’attività pastorale nella parrocchia veronese di Santa Maria della Pace (Madonna di Campagna), a quel tempo affidata all’Opera don Calabria, e poi a Napoli, nel 1975 iniziò il suo ministero missionario. Dapprima a Laferrere, nella Gran Buenos Aires, in Argentina. Nel 1986 venne mandato in Africa, a Luanda, capitale dell’Angola, dove si impegnò per le persone più deboli e fragili. Nominato Vescovo coadiutore di Saurimo (15 dicembre 1995), ricevette l’ordinazione episcopale il 3 marzo 1996 e il 15 gennaio 1997 divenne Vescovo titolare della medesima diocesi. Il 18 febbraio 2008 fu trasferito a Benguela, Chiesa che guidò fino al 26 marzo 2018 quando, quasi 79enne, fu accolta dal Papa la sua rinuncia per raggiunti limiti di età. Tuttavia, fino a quando la salute glielo consentì, rimase a svolgere il proprio servizio missionario in quella terra africana. «Il cardinale Dal Corso è stato un vero uomo di Dio, un grande dono per l’Opera don Calabria e per la Chiesa tutta – commenta don Massimiliano Parrella, superiore generale della Congregazione religiosa fondata da san Giovanni Calabria nel 1907 –. Nei suoi tanti anni di missione è sempre stato vicino agli ultimi e ai dimenticati della terra. Anche dopo essere stato creato cardinale, ha voluto continuare a prestare servizio come cappellano in una parrocchia sperduta dell’Angola (a Caiundo, nella diocesi di Menongue, ndr) dove c’era bisogno di sacerdoti per portare avanti il lavoro pastorale. Ed è particolarmente significativo che sia morto proprio la domenica in cui si celebrava la Giornata missionaria mondiale. Il cardinale Eugenio è stato un vero Povero Servo secondo lo spirito di don Calabria: un uomo che ha vissuto la povertà e il distacco totale dai beni materiali fino alla fine, e contemporaneamente un servo che ha donato tutto se stesso per la Chiesa e per l’Opera»» [Margoni, Avv].