Anteprima, 30 ottobre 2024
Tags : Matilde Lorenzi
Biografia di Matilde Lorenzi
Matilde Lorenzi (2005-2024). Giovane promessa dello sci azzurro. Morta ieri, dopo essere caduta lunedì durante un allenamento sul ghiacciaio della val Senales, in Alto Adige. Avrebbe compiuto 20 anni il 15 novembre: «La giovane torinese, cresciuta sportivamente al Sestriere, stava scendendo lungo la pista Grawand G1 quando gli sci si sono divaricati e le lamine hanno perso contatto con il manto nevoso ed è caduta sbattendo violentemente il volto sul terreno ghiacciato. A quel punto uno degli sci si è sganciato e la sciatrice è finita fuori pista. La sciatrice era stata intubata dal personale sanitario e trasportata in elicottero in ospedale a Bolzano ma le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. Matilde era specialista delle discipline veloci: discesa libera e soprattutto supergigante, disciplina in cui nel 2023/2024 in Val Sarentino aveva vinto il titolo italiano assoluto e giovani battendo l’azzurra della squadra di Coppa del mondo, Laura Pirovano. Sempre nella stagione scorsa la partecipazione ai Campionati mondiali juniores di Chatel in Francia dove si era classificata quarta nel team event e sesta in discesa. L’esordio in Coppa Europa risaliva all’11 febbraio 2021 a Santa Caterina di Valfurva mentre il miglior piazzamento era stato l’undicesimo posto nel superG del 12 dicembre dello scorso anno a Sankt Moritz. Non aveva mai preso parte a gare di Coppa del mondo ma era seguita con attenzione dai tecnici azzurri, tra cui Angelo Weiss che partecipò alle Olimpiadi di invernali di Lillehammer 1994 e Nagano 1998. Matilde Lorenzi si era messa per la prima volta gli sci ai piedi quando andava ancora all’asilo ma aveva molti interessi e hobby, tra cui la moda, la cucina e la fotografia e l’uncinetto con cui allentava la tensione prima delle gare. Avida lettrice di romanzi, il suo grande amore, però, era la montagna: “È un posto dove sentirsi liberi e lasciarsi andare”, aveva raccontato, “mi piace anche senza neve per correre e andare in bici. Quando si vede una pista tanto ripida si pensa ‘mamma mia la devo proprio fare?’, poi invece si rivela una cosa divertente, perché sciare è sempre divertente. Si avvicina al dipingere, si lascia sempre una traccia”. Tra i numerosi messaggi diffusi dai compagni di squadra, Sofia Goggia chiede una preghiera. Il post di Giovanni Franzoni è struggente: “La vita a volte è veramente ingiusta, te ne sei andata facendo la cosa più bella del mondo, non ci sono parole. Riposa in pace”» [Machi, Avvenire]. «Non aveva ancora vent’anni, che possiamo dire di lei che non suoni stupido, retorico, risaputo? Forse possiamo dire, come la sua compagna di nazionale e di stanza Carlotta, che nelle prossime gare, a dicembre, “di sicuro saremo in due”» [Serra, Rep]. Il padre chiede una raccolta fondi per la sicurezza.