15 ottobre 2024
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Biografia di Charles Leclerc
Charles Leclerc, nato nel principato di Monaco il 16 ottobre 1997 (27 anni). Pilota automobilistico. Della Ferrari. Campione della GP3 nel 2016 e della Formula 2 nel 2017. Entrato nella scuderia Ferrari nel 2019, è il pilota più giovane della storia ad aver vinto un Gran Premio di Formula 1 con la casa del cavallino rampante. Nel 2022 è arrivato secondo in classifica nel Mondiale piloti, dietro a Max Verstappen. In totale ha vinto sette gran premi con la Ferrari. «Vado a dormire e mi sveglio ogni mattina con il pensiero fisso di vincere, secondo e terzo posto non mi interessano».
Vita «Nato e cresciuto a Montecarlo, con il Gp nel salotto» (Daniele Sparisci) • «Qual è il primo mezzo con cui ha percorso il circuito di Montecarlo, casa sua? “Il primo non ricordo, quello con cui ho fatto più giri è il bus per andare a scuola”» (Jacopo D’Orsi) • «Ho conosciuto il principe Alberto a cinque anni. Ha iniziato a seguirmi e da allora ha visto tutta la mia carriera. Ci sentiamo e ci vediamo spesso, è uno dei miei più grandi tifosi: non si perde una gara e mi incoraggia, con un messaggio o con una chiamata» • «Su Monaco circolano tanti stereotipi, se dici che non ci vivono solo i ricchi non ci crede nessuno. Sono gli stranieri ad avere tanti soldi, non i monegaschi “puri” come me. Mi considero fortunato perché papà poteva permettersi di comprarmi un kart per farmi cominciare, ma non navigavamo nell’oro e andando avanti siamo stati limitati perché l’automobilismo è uno sport costoso» (Sparisci) • Charles è il secondo di tre fratelli. Sua madre fa la parrucchiera, suo padre, Harvé Leclerc, è un pilota di Formula 3, e non si perde un gran premio • «A quattro anni ero da un amico che aveva un appartamento proprio dopo la prima curva. Noi giocavamo con le macchinine in balcone, sotto sfrecciavano quelle di Formula 1. Eravamo bambini felici […] Io seguivo sempre quella macchina rossa di cui mi ero innamorato da subito. Mi piaceva Kimi (Raikkonen, ndr), ma soprattutto la Ferrari. A prescindere da chi c’era su» (Daniele Sparisci) • «Mi finsi malato per saltare scuola e andare con papà alla pista di kart». È la pista di go-kart di Brignoles, in Costa Azzurra, di proprietà della famiglia Bianchi, che il padre conosce bene. «Dopo mezzo giro me la cavavo bene…» (D’Orsi) • «A cinque anni un go kart è come una formula uno. È una freccia, un proiettile, è un missile, un razzo sparato nel cielo dei sogni e della fantasia. […]. Charles gira, gira e quando si ferma basta che si volti un attimo per trovarlo sempre vicino, sempre accanto a lui, prodigo di consigli. “Come sono andato, Jules?” domanda il bimbo al ragazzino di otto anni più grande, figlio del proprietario della pista» (Benny Casadei Lucchi). È Jules Bianchi, diventa il suo migliore amico. «Per Charles era come un fratello maggiore: quante risate, quante lezioni. Jules lo trainava con una corda per indicargli le linee giuste, lo seguiva e aveva capito che avrebbe fatto strada» (Sparisci) • «Jules Bianchi è paziente, gli assomiglia, hanno legato subito e gli fa da maestro. La vita è ancora e solo tanto bella e Charles e Jules la respirano a pieni polmoni» (Casadei Lucchi) • Max Verstappen è un suo rivale già da quei tempi. «Dica la verità: non vi sopportate voi due? “Ma no! Da piccoli neanche ci salutavamo perché confondevamo il pilota con la persona, eravamo immaturi. Adesso non mischiamo più le due cose, per fortuna”» (Casadei Lucchi) • «Ero troppo emotivo e sprecavo energie in cose inutili, ad arrabbiarmi. Ci ho lavorato insieme a degli specialisti e sono migliorato tantissimo» • «Il ragazzo è un perfezionista, e non solo al volante. Andava bene a scuola nonostante le lunghe assenze. Si portava i libri e studiava sotto un tendone, fra il fracasso e le chiavi inglesi dei meccanici» (Sparisci) • Bianchi, il suo amico, fa parte del programma giovanile della Ferrari e gli apre le porte della casa di Maranello • «Lui non era ancora in F1, io giovanissimo lo aspettavo fuori dal cancello della pista di Fiorano. Lo stavano intervistando, io dovevo restare fuori perché non avevo il pass. Fissavo quel cancello nella speranza che un giorno sarei potuto entrare» (Sparisci 2019) • «Solo alla fine del 2011 ho capito che il sogno sarebbe potuto diventare realtà quando Nicolas (Todt, il manager: è il figlio del presidente della Fia, ndr) mi ha preso. Perché mio padre non aveva più soldi per finanziare la mia carriera» • «Ora è un’adolescente che va avanti e indietro, su e giù per i saliscendi tortuosi, dentro e fuori i mille tunnel della sua città […] È autunno, e la vita all’improvviso non è più solo bella, la vita è diventata terribilmente triste» (Casadei Lucchi) • Il 5 ottobre 2014, durante il Gran Premio del Giappone a Suzuka, a causa della pioggia battente Jules Bianchi perde aderenza alla curva sette ed esce di pista a duecento chilometri all’ora. Ci sarebbe una via di fuga, l’hanno costruita apposta, ma proprio lì, in quel momento, una gru mobile sta cercando di rimuovere la carcassa dell’auto di Adrian Sutil, uscito di pista il giro prima • «La Marussia è entrata sotto la gru con la parte anteriore, venendo premuta verso il basso dal peso del mezzo addetto allo spostamento delle monoposto ferme in pista e provocando una violenta decelerazione, divenendo così una sorta di freno. Dopo questa dinamica, la gru ha anche colpito il casco del pilota. Non avevamo mai visto una cosa del genere» (Andy Mellor, vicepresidente della commissione della sicurezza della Fia) • Jules ha un ematoma al cervello: non c’è niente da fare, muore dopo otto mesi di agonia. Aveva 25 anni • Charles è distrutto • «Oggi io corro anche per onorarlo, per ricambiare tutto quello che ha fatto per me» • «Non ha mai pensato nemmeno per un attimo a cambiare mestiere» (Sparisci) • «È il 2017, nelle categorie minori ha vinto tutto, la Ferrari gli ha già messo gli occhi addosso, come Jules è entrato nella Academy di Maranello, lui e papà Hervé sognano, poi papà non sogna più. Se lo porta via all’improvviso un male incurabile. Pochi giorni dopo Charles deve correre in F2, in Azerbaigian, a Baku. Ha 19 anni. Ci va da solo, con la disperazione nel cuore e quella scritta sul casco: “Je t’aime papa”» (Casadei Lucchi) • «Questi lutti hanno cambiato la sua visione del rischio e della morte? “Mi hanno cambiato molto come persona, è stato difficile accettarli, ma l’approccio alle corse è rimasto lo stesso”» (D’Orsi) • Nel 2017 diventa campione del mondo di Formula 2, «con sette vittorie, otto pole e dieci podi in ventidue gare stagionali. Questo risultato convince la Ferrari a dargli una chance, aprendogli le porte della Sauber Alfa Romeo e facendolo sbarcare ufficialmente in Formula 1» (Quattroruote) • Charles pensa a suo padre e al suo migliore amico: «Per entrambi, il loro unico sogno era di vedermi in Formula 1. Scommetto che saranno felici lassù» • Nel settembre 2018, la Scuderia decide di farlo gareggiare assieme a Sebastian Vettel, al posto di Raikkonen: è il secondo pilota più giovane di sempre nella storia del Cavallino • Il 1˚ settembre 2019, in Belgio, Charles corre con il lutto al braccio. Il giorno prima, nella Formula 2, è morto in un incidente un altro suo amico, Anthoine Hubert, di 22 anni. Ma va fortissimo lo stesso e ottiene la sua prima vittoria in Formula 1. Sul podio non si stappa champagne • La domenica dopo vince anche il Gran Premio d’Italia • Erano nove anni che la Ferrari non arrivava prima a Monza. Vettel, per sbaglio, entrando in pista ostacola Lance Stroll, viene penalizzato e arriva soltanto tredicesimo • «Lassù, sul podio di Monza, sopra la marea rossa, c’è un ragazzo di ventuno anni che in poco più di sei mesi si è preso tutto: la Scuderia, l’amore del popolo della Ferrari. E probabilmente il futuro» (Mario Salvini) • «Il popolo ferrarista ha un nuovo profeta, consacrato ieri nel tempio più sacro, al termine di una gara per certi versi epica. Sì, perché Leclerc ha disputato una corsa davvero leggendaria, reggendo giro dopo giro alla pressione di Hamilton, proprio mentre il suo compagno di squadra per l’ennesima volta dimostrava di non sostenere proprio, non più, le situazioni difficili. E così il monegasco si è preso tutto: la vittoria, il cuore dei tifosi e, dettaglio non secondario, la squadra. Voto: 10 e lode, immenso» (la pagella di automoto.it) • Nel Mondiale 2022 la Ferrari è tornata competitiva, dopo due anni lontana dalle prime file. Leclerc ha ottenuto due vittorie nelle prime tre gare, arrivando ad avere 46 punti di vantaggio su Verstappen. Poi la Rossa ha inanellato una serie di delusioni: abbagli di strategia (a Monaco), troppi ritiri per problemi di affidabilità e gli errori di Leclerc, tra cui quello a Imola (che gli è costato il podio) e lo schianto in Francia mentre era in testa al Gran Premio. Il monegasco ha chiuso l’anno secondo nella classifica del Mondiale piloti, dietro Verstappen • Male la stagione 2023, terminata senza vittorie, con sei podi e cinque pole. Leclerc ha terminato con 206 punti e al quinto posto nella classifica piloti, superando all’ultima gara (Abu Dhabi) il compagno Sainz Jr. e Norris • Due vittorie di peso nel Mondiale 2024: il 26 maggio conquista per la prima volta il Gran premio di Montecarlo, diventando il primo pilota monegasco a vincere in casa; il 1° settembre si impone a Monza, per la seconda volta in carriera dopo il 2019 • Sulla vittoria nella pista di casa di Montecarlo: «Essere un Predestinato che arriva alla Ferrari poco più che ventenne e ha subito l’occasione di vincere a Montecarlo deve essere inebriante. Ma la storia, almeno fino a ieri, per il talento del Cavallino non era stata una cavalcata leggendaria. Charles ha avuto due occasioni in pole position a casa sua, poi in gara è andato tutto storto e al sesto anno di Ferrari il bilancio di 5 vittorie e 23 pole aveva un retrogusto non del tutto dolce. La fiducia nei suoi confronti non è mai mancata, alla vigilia di questo campionato ha firmato un pluriennale che gli ha dato lo status di pilota del futuro di Maranello, ma contemporaneamente la Ferrari ha scaricato Carlos Sainz e ha annunciato un mostro sacro come Lewis Hamilton, che dal 2025 farà sicuramente valere il suo “rango”, anche solo con gli sguardi. A questo quadro si aggiunga un inizio di 2024 in cui Leclerc ha sofferto pure in qualifica, il suo territorio di caccia preferito, e visto vincere in Australia il compagno di squadra “scaricato” e appena reduce da un intervento di appendicite. Nel cielo di Charles i pensieri cupi iniziavano a volteggiare come nuvoloni. Ora ha invece spazzato via tutto, ha ritrovato l’equilibrio, festeggiato davanti al Principe Alberto, alla famiglia, agli amici, al team» (Giusto Ferronato) • «A cosa sarebbe disposto a rinunciare pur di diventare campione del mondo? “Assolutamente a tutto. A qualsiasi cosa, perché vincere il Mondiale e farlo con la Ferrari è l’obiettivo della mia vita”. Lei quanto è disposto ad aspettare a Maranello? “Tutto il tempo che servirà. Questo è il team che mi ha fatto sognare da bambino e ha creduto in me quando ero giovane, farò di tutto perché accada il prima possibile”. Lei spesso ha elogiato Frederic Vasseur: il team principal può essere definito come un suo secondo papà? “Mi ha accolto in F1 all’Alfa Romeo e mi conosce da molto prima, ci unisce un legame speciale che va oltre quello che succede in pista. Condividiamo tutto. Anche se in pista abbiamo un rapporto professionale che va molto bene. Quindi secondo papà non lo so”. Quando le ha detto che avrebbe assunto Lewis Hamilton per il 2025 come ci è rimasto?
“La vedo come una super opportunità, per me e per il team, ma anche per il nostro sport. Avere un sette volte campione del mondo in squadra è un grandissimo segnale che mandiamo all’esterno”» (a Jacopo D’Orsi).
Soldi Con la Alfa Romeo Sauber veniva pagato 123mila euro a stagione • Nel 2019 ha firmato un contratto quinquennale con la Ferrari, rinnovato nel gennaio 2024 su «base pluriennale». La scuderia non ha specificato la durata, ma si ipotizza che sia fino al 2029, con ingaggio di partenza di 25 milioni di euro l’anno, destinato a crescere, fino a raddoppiare (Gazzetta) • Nell’aprile 2022, mentre passeggiava a Viareggio, una banda di quattro ladri gli ha strappato dal polso un orologio Richard Mille 67-02 del valore di due milioni di euro. «Pare sia finito nella cassaforte di un ricco imprenditore spagnolo, tifoso del campione, che lo avrebbe comprato per soli 200.000 euro dal ricettatore a cui lo avevano portato i tre strappatori napoletani in trasferta in Toscana. Una caduta verticale di valore per un pezzo da 2 milioni di euro, impossibile d’altra parte con l’autografo serigrafato di Leclerc sulla cassa piazzarlo sul mercato» (Alessandra Ziniti) • I quattro ladri sono stati arrestati nell’aprile 2023: tre uomini e una donna (Due viaggiavano a bordo di uno scooter e una coppia all’interno di un Suv).
Amori Fidanzato con Alexandra Malena Saint Mleux, Studentessa di Storia dell’Arte • «La prima uscita ufficiale in coppia risale al giugno 2023, quando Alexandra e Charles vennero avvistati a Wimbledon, e di fatto ufficializzarono la loro storia: proprio nel Regno Unito si sarebbero conosciuti, anche se le circostanze restano top secret. Per il pilota quella con la studentessa è la prima storia dopo l’amore con Charlotte Siné, finito nel 2022 dopo tre anni di vita condivisa. La Siné, monegasca come Leclerc, studentessa di Architettura, annunciò l’addio con un post social: “Charles e io abbiamo deciso di terminare la nostra relazione e restare buoni amici. Sono stati tre anni bellissimi insieme con tantissimi ricordi. È una persona eccezionale e gli auguro il meglio”» (Antonella Rossi).
Idoli «Hamilton, Vettel o Verstappen? Chi sono i suoi riferimenti? “Nessuno, anche se rispetto tutti. Voglio solo concentrarmi su me stesso e lavorare sulle mie debolezze. Non potrei mai essere un nuovo Hamilton o un nuovo qualcun altro. Voglio essere Charles Leclerc nella migliore versione possibile” (Sparisci 3/2018) • «Qual è il tuo eroe della F1? “È stato sempre Ayrton Senna”» (Sky Sport).
Musica Suona il pianoforte • Nel 2024 ha pubblicato il suo primo mini-album, Dreamers, realizzato in collaborazione con il pianista francese Sofiane Pamart • «È vero che ha imparato da solo a suonare il pianoforte? “Sì, soprattutto durante il Covid”. Cos’è la musica per lei? “Significa tanto, è il miglior modo per staccare. Sono la persona più fortunata del mondo a fare questa vita in cui ci muoviamo sempre, che però può anche essere impegnativa e a volte bisogna prendersi dei momenti per se stessi. Il piano mi aiuta”» (a D’Orsi).
Curiosità È alto 1 metro e 79, pesa 69 chili • Ha un fratello più grande che lavora nella finanza e uno più piccolo, che corre in Formula 4: «Faccio il possibile per aiutarlo, però è importante anche che cammini con le proprie gambe» • Dice che sua mamma è preoccupatissima quando li vede gareggiare • «Guidare le piace anche fuori dalla pista? “Sì, se no non sarei così veloce in Formula 1, le cose che divertono vengono meglio. Ho una 488 Pista, la mia macchina preferita”» (D’Orsi, La Stampa, 12/4/2019) • Gioca a FIFA e guarda serie tv: la sua preferita è La casa di carta • Gli piace nuotare, andare in barca a vela e ha il brevetto di sub • Strimpella la chitarra e il pianoforte • Da bambino aveva paura di volare, ma oggi, per lavoro, non può farne a meno • «Segue la battaglia di Greta per il pianeta? “Difficile commentare, per uno che ama la Formula 1. Ma se a me piace il rumore e la velocità, credo che per il pianeta quella di Greta sia la visione giusta”» (Retico) • «Se non fosse diventato un pilota che cosa le sarebbe piaciuto fare? “O ingegnere nel motorsport, perché mi piace la matematica. Oppure architetto, tutto ciò che è design mi interessa” […] Si è dato un termine per vincere il Mondiale di F1? “Il prima possibile”» (Sparisci 2019).