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 2024  ottobre 26 Sabato calendario

Biografia di Federica Panicucci

Federica Panicucci, nata a Cecina (Livorno) il 27 ottobre 1967 (57 anni). Conduttrice tv e radio.
Titoli di testa «L’appartamento con terrazzo che guardavo da bambina dalla finestra di casa a Milano, e in cui fantasticavo di vivere, è la casa in cui abito oggi» [Morvillo, Cds, 2020].
Vita Prima di iniziare la scuola, passava tutto il suo tempo a casa della nonna Chiarina a Cecina, che «m’inondava d’amore, mi dava pane strusciato col pomodoro, buonissimo. Abitava in una casa senza riscaldamento, ascensore, lavatrice, lavastoviglie. […] Coi primi guadagni le ho regalato una casetta con ogni comfort» [Morvillo, 2020, cit.] • Il padre Edoardo era un assicuratore (è morto nel 2016). La madre Simonetta aveva un negozio di vestiti per bambini a Milano, dove la famiglia si era trasferita • Da piccola era molto magra, gli altri bambini la paragonavano a Olivia di Braccio di Ferro • A dieci anni provò ad entrare alla scuola di danza della Scala, ma non venne presa; tra le motivazioni: corporatura troppo esile • Si diploma a un istituto linguistico a indirizzo turistico, vuole diventare presentatrice tv (ammirava Raffaella Carrà e Loretta Goggi) o cassiera in un supermercato • I primi lavori sono da modella: una pubblicità per dei pigiami (200 mila lire al giorno), «una per un test di gravidanza, una per una crema contro i dolori articolari, una per un dentifricio, una per un lassativo e una per degli assorbenti... in effetti tutto nella sfera salute, pensandoci» [Maffioletti, Cds, 2022] • A 17 anni il custode del suo palazzo le propone di fare da baby sitter al figlio del dirimpettaio, Paolo Bonolis. Stefano «aveva nove mesi, quando mi chiamavano io badavo a lui. Paolo mi dava 4 mila lire l’ora». Non proprio uno stipendio da sogno… Ride. «Andavo a scuola e per me era un lavoretto. Lui all’epoca faceva il conduttore di Bim Bum Bam. Una sera, mentre ero da lui, gli chiesi di poter accendere la tv per vedere il concorso di modelle The look of the Year, programma che in futuro avrei anche condotto. In quel momento mi disse: “Perché non provi anche tu a fare la modella?”. E mi diede l’indirizzo dell’agenzia che poco dopo mi fece fare il provino per Portobello» [Maffioletti, ibid.] • «C’era il casting della Rai e la mia agenzia mi disse di parteciparci. C’era una coda sterminata». Ai casting di solito si punta sull’apparenza. Come era vestita? «Altro che apparenza. Avevo una giacca e una gonna lunga fino ai piedi, me lo ricordo ancora. Dissi che avevo finito il liceo e mi ero appena iscritta all’Università. Alla fine, l’autrice Gigliola Barbieri venne da me e mi fece qualche ulteriore domanda. Tornai a casa felicissima». E poi? «Feci la seconda selezione, poi la terza, poi la quarta. Quando mi accompagnarono da Tortora, capii che mi avevano davvero preso» • Nel 1988 viene presa come «centralinista» a Portobello di Enzo Tortora • Come fu il suo primo incontro con Enzo Tortora? «Mi hanno accompagnato negli studi Rai di Corso Sempione a Milano, lui era seduto di spalle, vestito con un maglione. Si gira e mi dice: “Benvenuta in squadra”» [Giordano, Giornale, 2021] • «A Portobello, a capo del Centralone c’era Renée Longarini. Lei si occupava anche del momento dello sponsor. Una sera Enzo Tortora venne da me e mi disse che il giorno dopo lei sarebbe stata assente e mi chiese quindi di sostituirla. Dovevo imparare due frasi legate al concorso di una macchina. Due righe di numero che avevo studiato e ristudiato. In studio vennero anche i miei genitori, era un evento. Ero agitatissima. Una volta arrivato il momento in cui dovevo parlare un fotografo cominciò a scattare e andai nel pallone: scena muta. Avevo dimenticato tutto. Enzo Tortora mi venne in soccorso e mi salvò. Fu una vergogna totale e un gran dolore per l’idea di aver tradito la fiducia che mi aveva dato. Quel senso di frustrazione mi accompagnò per lungo tempo» [Maffioletti, cit.] • Si è chiesta perché scelsero lei? «Me lo sono chiesta spesso. Fecero tre giorni di casting e una volta lì mi sentivo scoraggiata: c’erano modelle bellissime, vere e proprie top model. Io ero una ragazza assolutamente normale. Studiavo all’università, ero iscritta a Lingue. Eppure passai tutte le selezioni. Forse la semplicità venne premiata» [Maffioletti, ibid.] • «Sempre ultra biondissima, agghindata in un’improbabile mise color verdone, che ricorda le peggiori tappezzerie delle utilitarie anni 90» [Massimo Lodi, Anteprima 2018] • Dopo Portobello? «Iniziai a lavorare in una piccola tv privata, mi pagavano 50 mila lire a puntata. Nel frattempo studiavo [lingue all’università, ndr] […] Mi sono ritrovata così, ad esempio, a condurre un programma che andava in onda all’una di notte su un canale privato lombardo: una trasmissione in cui parlavo di barche» [Maffioletti, cit.] • In 37 anni di carriera ha fatto la valletta ai Telegatti, ha condotto il Festivalbar, Il gioco delle coppie, Affari di cuore, La pupa e il secchione, e molti altri programmi, in tv e radio • Ritornò a fare i casting. «A quello del Gioco delle coppie mi presentai e dissi: “Non voglio fare la concorrente, vorrei fare la hostess”. Ci riuscii e feci due stagioni con Predolin, nella prima c’era anche Elvira Zenga». Poi il Festivalbar. «All’inizio era previsto che io avessi un ruolo più ridotto. Poi però un giorno ricevetti una telefonata. “Pronto, sono Vittorio Salvetti, quest’anno condurrai il Festivalbar”. Sono partita da sola in macchina per Ascoli Piceno e non potevo credere che avrei condotto la prima puntata: mi tremavano le gambe» [Giordano, cit.] • «Nessuno mi aveva preparato al boato dei 30 mila in piazza: parlavo ma non riuscivo a sentirmi, fu una delle sensazioni più forti mai provate […] Ai tempi del Festivalbar capitava spesso che ci fossero sotto casa gruppetti di ragazzi per una foto o un autografo. A volte la mattina mi svegliavo, andavo in cucina a fare colazione e trovavo i fan in casa. Mia nonna li faceva salire e gli offriva il caffè» [Maffioletti, cit.] • Poi ci fu la Rai. «Per l’esattezza Rai2 nell’epoca di Carlo Freccero, con Affari di cuore, Batticuore e Scherzi d’amore. Lavorai anche con Pippo Baudo. Fu un periodo molto intenso e pieno di lavoro. Ma quando tornai a Mediaset, ho avuto la sensazione di tornare a casa». Nel 2006 le toccò quasi subito La pupa e il secchione con Papi. «Allora fu un grande successo e oggi mi accorgo che fu un programma precursore. Noi in studio ci divertivamo da matti e difatti le registrazioni duravano fino a notte fonda» • Dal 2009 conduce su Canale 5 il programma mattutino di cronaca Mattino Cinque. Per un periodo è andata in onda anche su Rete4 con un programma simile: «Ha sette minuti Federica Panicucci per spostarsi dallo studio in diretta di Mattino Cinque da cui saluta il pubblico alle 10.53 allo studio in diretta di Mattino Quattro da cui saluta il pubblico alle 11. Sette minuti, in cui ha giusto il tempo di cambiare abito e conduttore per affrontare, con l’immarcescibile sorriso sulle labbra, le nuove tragedie di giornata. Che poi in realtà sono sempre le stesse, canale più o canale meno poco importa. Quel che conta è che ci siano morti, commenti sul trapassato, microfoni sbattuti in faccia e voce cupa: “Quante erano le coltellate?”. “29, Federica, 29”. “Perché secondo te 29 coltellate?”» [Dondi, Espresso] • Registrato negli studi Mediaset di Cologno Monzese, inizia alle 8.40 e dura un’ora e mezza, dal lunedì al venerdì • «Ormai mi sono abituata. Mi sveglio alle 5.30 e ormai non ho quasi più bisogno della sveglia. Anzi, talvolta alle 3 e mezza sono già sveglia» [Giordano, cit.] • «È un programma che amo follemente» • Il suo camerino a Mediaset è «un gigantesco triplex tutto tappezzato di foto sue e dei figli, però la prima che vedi è quella di lei su un palco, ventenne e con lunghe trecce da bambina. ‘Ero io al Festivalbar da ragazzina. Lo guardavo sempre e mi vedevo già sul palco a condurlo’» [Morvillo, 2020, cit.] • Fu tra le prime a dare la notizia, in diretta, della morte di Berlusconi: piangeva • Tra gli autori c’è stato in passato anche Andrea Giambruno, l’ex (?) compagno di Giorgia Meloni.
Amori Due figli, Sofia (19 anni) e Mattia (17 anni). «Il sangue del cordone ombelicale dei miei figli è conservato in una banca del sangue di Boston e in una di San Marino. Ho sempre pensato che fosse importante conservarlo perché potrebbe essere utilizzato in futuro per curare eventuali malattie dei miei figli» [Dusi, Rep] • Il padre è l’ex marito Mario Fargetta, discografico, deejay, speaker radiofonico, suo compagno per vent’anni. «Il nostro non fu un colpo di fulmine. Io arrivai a Radio Deejay nel 1996, lui era già famoso. E iniziò a farmi una corte spudorata. Siccome non è bello, non aveva nulla da perdere e ci provava, come dire, senza filtri» [Messina, Novella] • Si sono sposati nel 2006 in una villa a Cassano d’Adda: indossava un abito bianco Gucci ricoperto di cristalli, ad ogni ospite era stato consegnato un cartoncino con dentro una farfalla tropicale da liberare • «Ricordo con grande felicità due ferragosti all’Acquafan di Riccione, quindicimila persone che ballavano alla musica del mio fidanzato Fargetta». «Mario è straordinario, fuori dagli schemi. Mi ha conquistato con le chiacchierate. Davvero indimenticabile quella telefonica sull’autostrada Milano-Padova. E poi è la fantasia personificata. Quanti, ad esempio, sarebbero capaci di rinchiudersi in uno scatolone e spuntare fuori all’improvviso per farmi un’improvvisata?» • Hanno divorziato dopo dieci anni di matrimonio (lei è stata assistita dall’avvocato Giulia Bongiorno) • Dal 2016 il suo compagno è Marco Bacini, che ha nove anni meno di lei. Imprenditore milanese. Su Instagram ha pubblicato, tra le altre, una foto con Salvini alla presentazione del suo libro Controvento • Nella prima vacanza insieme si è portata una valigia da 66 chili, vanno spesso insieme a Venezia. «Io sono proprio la classica turista. Giro anche tutte le bancarelle. L’ultima volta lui è impazzito perché ho visto tutti i banchi per trovare un ventaglio di pizzo che sventagliasse bene. E poi compro i magneti da attaccare al frigorifero, i ninnoli di Murano, ho il cavalluccio marino, le tartarughine…» [Morvillo, 2021, cit.] • «Prima, ci eravamo incrociati e mancati decine di volte. Frequentavamo la stessa piscina, la stessa pizzeria» [Morvillo, 2020, cit.] • «Molte donne pensano che dopo la separazione la vita sia finita, altre non si separano per lo stesso timore: noi siamo l’esempio che si può continuare ad amare. La mia nuova vita mi rende felice e infinitamente appagata. E mi batte forte il cuore ogni giorno» • Odia andare in montagna perché «era la passione di un mio ex».
Corpo Un metro e 72 di altezza, 39 di piede, 51 chili di peso [disse nel 2016] • A inizio carriera era imbarazzata dalle sue gambe, che considerava troppo magre: a volte, quando al lavoro doveva indossare la gonna per forza, si metteva due o tre paia di collant sovrapposti per aumentare la circonferenza dei polpacci. Si è convinta di stare bene in minigonna solo a 35 anni • «Sono nata magra e longilinea. Poi, il patrimonio lo devi conservare. Devi volerti bene e servono sana alimentazione, disciplina, sport». Quindi: zumba, yoga, spinning? «Ma no. Un quarto d’ora al giorno di allenamento in casa. Niente palestra, non ho il tempo. Prima di cena, mentre i ragazzi fanno i compiti, faccio addominali, braccia, gambe, glutei. Ho ripreso da pochi anni: quando sono nati i figli uno dopo l’altro, avevo smesso, non avevo la forza. […] Mangerei quintali di pizza. Mi limito» [Morvillo, Cds, 2019] • «A chi la paragona alla Barbie, Federica Panicucci risponde: “Magari fossi come lei”» [Santini, Libero, 2003] • Ha sempre portato i capelli lunghi e biondi. «Ancora oggi c’è gente che mi ferma e mi ricorda il mio taglio di capelli a Target, il programma di Canale 5, dicendomi che piangevano con me mentre lo facevo. Erano diventati così lunghi perché io sono essenzialmente una persona stanziale e, anche se ho detto che a volte è necessario, faccio fatica a cambiare qualsiasi cosa. I cambiamenti mi provocano disagio, perfino se devo anche solo tagliare i capelli. E quindi rimandavo, rimandavo e alla fine erano diventati così lunghi da identificarmi: chi è Federica Panicucci? Ah sì, quella con i capelli lunghi. Quando facevo le serate in discoteca capitava che i fan si attaccassero proprio ai capelli. Era veramente complicato» [Maffioletti, cit.] • Si usava dire che, dopo i 40, vanno allungate le gonne. «E dopo i 50, tagliati i capelli! Non ho fatto né l’una né l’altra cosa» [Morvillo, cit.] • Ritocchi di Photoshop? «Mi capita di levigare sotto gli occhi, togliere le lentiggini. Non è che mi metto il sedere di un’altra» [ibid.].
Curiosità È rappresentata, come tanti suoi colleghi, dall’agente Lucio Presta • «Sono un computer vivente: mi ricordo di tutti gli appuntamenti di lavoro, i colloqui con le maestre, senza bisogno di un’agenda» [Messina, cit.] • Ha paura dei ragni • Abita in uno dei grattacieli di City Life, a Milano. «Se si vuole abitare nel building di Ferragni, cioè le residenze Libeskind, ReWorld propone al secondo piano uno “splendido pentalocale di 308 mq commerciali” che viene via a soli quattro milioni e mezzo» [Masneri, 2024, Foglio] • «Nel suo attico milanese (arredato con prevalenza di bianco, rosso e nero) tante candele. Pezzo forte della collezione un cilindro di cera che pesa 30 chili» [Salviati, ibid.] • Ha un milione di seguaci su Instagram. «Il 75 per cento sono donne». Si è chiesta come mai? «Difficile da spiegare. Forse mi vedono non come una antagonista ma come una amica» [Giordano, cit.] • Appassionata di tiro con l’arco, colleziona orologi Swatch • Nel 2006 aveva 150 paia di scarpe con il tacco: «Ho un debole per le décolleté con tacco alto e sottile, di dodici centimetri. Camminarci non è facilissimo, è un’arte. Io l’ho fatto fino ai sei mesi di gravidanza» [Serra, Cds] • «Gli uomini, se hai le ballerine, neppure ti guardano» • Nel 2019 subì una truffa per 54 mila euro: un mediatore le aveva consigliato di investire in diamanti • Nel 2023 si è offerta come accompagnatrice per un aperitivo al prezzo di 580 euro, da donare in beneficenza • Nel 2020 ha pubblicato il libro Il Coraggio di essere felice, sottotitolo: «Piccoli segreti per vivere meglio». In esergo, una citazione da Il Principe di Machiavelli: «Tutti ti valutano per quello che appari. Pochi comprendono quel che tu sei» (semplificata, l’originale sarebbe: «Ognuno vede quel che tu pari; pochi sentono quel che tu sei, e quelli pochi non ardiscono opporsi alla opinione de’ molti») • Due anni fa a Bologna un giovane di 22 anni è stato indagato perché la perseguitava, minacciando di morte lei e il figlio (e Michelle Hunziker) • Secondo Enrico Lucherini «è una brutta copia di Renée Zellweger».
Titoli di coda «Il presupposto più sbagliato è dire “non faccio una cosa perché tanto non ci riuscirò”. Come quando non prendi la macchina perché sei convinta che non troverai parcheggio. Io, invece, la macchina la prendo, e il parcheggio alla fine lo trovo» [Saltalamacchia, Vanity, 2020].