ItaliaOggi, 11 novembre 2024
Periscopio
La Federazione Russa è pronta a ripristinare i rapporti con gli americani. Vladimir Putin.
E sulla Nato [sempre Putin]: non ha più senso. Corriere della Sera.
Pure Xi e Hamas cercano Trump. Make Libero Great Again 1.
Penso che ci parleremo. Donald Trump.
Orbán sfida l’Europa: «Le cose sono cambiate». Macron: svegliamoci o saremo divorati».Repubblica.
«Il precedente ordine mondiale è finito in maniera irrevocabile». Lo ha affermato il presidente Putin. «Siamo arrivati a un punto pericoloso, e si può presumere che i prossimi venti anni saranno ancora più difficili». Secondo Putin «il liberalismo occidentale ha prodotto un’estrema intolleranza e aggressività». lastampa.it
Con Trump ha vinto il putinismo in America. Ora prendiamo Kiev. Alexandr Dugin, filosofo fascista russo.
La provocazione di Biden: «Sostengo l’Ucraina fino all’ultimo giorno». [«Provocazione»]. Make Libero Great Again 3.
Fuori dal tunnel bellicoso di Biden. [«Di Biden»]. La Veritasky.
Pax trumpiana. Make Libero Great Again 2.
[Crisi di governo in Germania]. Il presidente-ombra Musk all’attacco: «Scholz è uno stupido». HuffPost.
Musk si è preso l’America. l’Unità.
Tutti cadiamo, ma la misura del nostro carattere, come direbbe mio padre, sta in quanto velocemente ci rialziamo. Ricordate: una sconfitta non significa che siamo sconfitti. Abbiamo perso questa battaglia. L’America dei vostri sogni vi chiama a rialzarvi. Questa è la storia dell’America da 240 anni. E continua ancora. È una storia per tutti noi, non solo per alcuni. Joe Biden.
Tra gli attuali autocrati ci sono personaggi che si definiscono comunisti, monarchici, nazionalisti e fautori della teocrazia. I loro regimi hanno radici storiche, obiettivi ed estetiche differenti. Il comunismo cinese e il nazionalismo russo divergono non solo tra di loro, ma anche dal socialismo bolivariano del Venezuela, dall’ideologia del juche della Corea del Nord o dal radicalismo sciita della Repubblica islamica dell’Iran. Tutti questi regimi si distinguono dalle monarchie arabe. (…) Differiscono anche dalle autocrazie più morbide e dalle democrazie ibride, spesso chiamate «democrazie illiberali»: India, Turchia, Singapore, Filippine, Ungheria. Diversamente dalle alleanze militari o politiche d’altri tempi e luoghi, questo gruppo opera come un agglomerato d’aziende tenute insieme non dall’ideologia bensì da una spietata determinazione a preservare il proprio potere e la propria personale ricchezza: è l’Autocrazia S.p.A. Anne Applebaum, Autocrazie, Mondadori 2024.
C’è un fil rouge (o noir) che lega la vittoria di Trump negli Usa al successo di Marine Le Pen in Francia, dell’Afd in Germania, di Fratelli d’Italia nel nostro Paese. Sembra emergere la stessa tendenza delle elezioni europee con una forte distinzione tra il voto delle città e quello dell’hinterland e dei territori periferici. In questi ultimi fa il pieno il voto di protesta, confermando che vi è una percezione maggiore d’insicurezza. Carlo Valentini, ItaliaOggi.
Qui a New York c’è chi si è dato malato nel Day After, per curarsi a casa i postumi dello shock. Roccaforte democratica, la città che non dorme mai è sgomenta. (…) Manhattan, più bianca e più ricca, rimane saldamente a sinistra, ma è accerchiata dai «borough» (quartieri) più multietnici e operai come Bronx e Queens. (…) Solo negli ultimi quattro anni Trump ha conquistato centomila voti in più. Quasi tutti nei quartieri popolari: Bronx, Queens, la parte meridionale di Brooklyn. I suoi nuovi elettori sono in prevalenza black, latinos, asiatici. (…) L’educazione alla «libertà di cambiare sesso» nelle classi ha terrorizzato molti genitori. Le occupazioni di campus universitari per le proteste filopalestinesi hanno spaventato famiglie operaie che investono negli studi universitari dei figli. L’élite progressista di Manhattan, con le sue fughe in avanti ideologiche, ha scavato un solco profondo rispetto a muratori, cameriere, fattorini delle consegne che vivono a un’ora di metrò dai loro grattacieli. Federico Rampini, Corriere.
«Prego i nostri amici europei di non cercare di capire la politica americana leggendo il Guardian, è più o meno come cercare di capire la politica europea leggendo Asterix», scrive Adrian Vermeule. Se l’accademico di Harvard sapesse che in Italia cercano di capire la politica americana leggendo Repubblica, che la notte delle elezioni scriveva: «Ha vinto Kamala». E sempre Repubblica ora ci spiega che «la vittoria di Trump è la vittoria del patriarcato». La newsletter di Giulio Meotti 1.
Non perdete tempo: è inutile cercare sulla stampa italiana un articolo d’una donna sul fatto che neanche le donne hanno votato Kamala Harris. La newsletter di Giulio Meotti 2.
Billie Eilish, cantante, ha visto nel risultato l’esito d’«una guerra contro le donne». tg24.sky.it
La figlia transgender di Musk dopo l’elezione di Trump: «Lascio gli Stati Uniti, qui non ho futuro». Repubblica.
Ho capito che il femminismo nella sua forma attuale è morto il giorno dopo la morte in Iran di Mahsa Amini. Era la prima rivoluzione femminista dell’era moderna, e le donne tacevano. Le femministe non parlano del destino delle donne afghane iraniane perché pensano che ciò potrebbe essere dannoso per gl’islamisti, e quindi per i musulmani. Mona Jafarian (dal Foglio).
Sono furioso e pieno di rabbia, perché tutte le vite perse a Valencia, tutte queste case, i campi, i beni e il bestiame sono indiscutibilmente la conseguenza, ormai ampiamente documentata e pubblica, d’una serie di pratiche criminali portate avanti da governi che (…) con l’uso smodato e incontrollato delle scie chimiche e dell’ingegneria climatica stanno causando solo dolore, sofferenza e povertà. Miguel Bosè (da Occam di Pietro Salvatori).
(E poi, secondo Musk, lo «stupido» è Scholz). Dal web.
Jimmy Kimmel, comico televisivo, si è commosso in diretta per quella che ha definito «la vittoria di Putin e della polio. tg24.sky.it
Una politica costruita solo sulla demonizzazione dell’avversario non funziona. Non ha funzionato in America, non funzionerà in Italia. Claudio Cerasa, il Foglio.
L’unità d’Italia l’ha fatta più Lascia o raddoppia? che lo sbarco dei Mille. Roberto Gervaso.