Corriere della Sera, 11 novembre 2024
In America i giovani sono sempre più trumpiani
Le elezioni lanciano un campanello d’allarme sulla capacità del partito democratico di parlare ai giovani americani. Kamala Harris ha ottenuto tra il 52% e il 54% del voto dei giovani under 30 (a seconda degli exit poll) contro il 42-46% di Trump. Nel 2020 Joe Biden aveva ottenuto il 60% dei voti contro il 36% di Trump in questo gruppo demografico (Obama il 67% nel 2012 contro il 30% di Romney).
I successi più determinanti di Trump si sono registrati tra i giovani uomini dove, secondo gli exit poll di Ap, ha ottenuto il 56%, mentre nel 2020 ottenne solo il 41% e fu battuto da Biden. Tra le giovani donne, Harris ha prevalso ma gli exit poll indicano che il vantaggio di 35 punti ottenuto da Biden su Trump nel 2020 si sia ridotto ai 18-24 punti di Harris (secondo diversi exit poll). Questa difficoltà tra i giovani della candidata democratica è stata in particolare pronunciata negli Stati in bilico di Michigan, Wisconsin, Pennsylvania. In Michigan i due candidati hanno ottenuto il 49% ciascuno del voto giovanile. In Pennsylvania, Michigan gli uomini under-30 hanno dato a Trump un vantaggio di 20-18 punti secondo un sondaggio Cbs; Harris era in notevole vantaggio tra le donne under-30.
Alla festa di Trump a Palm Beach abbiamo visto molti giovani ballare imitandolo sulle note di Ymca, a riprova dell’appeal pop che il presidente-eletto sa esercitare (e sicuramente la capacità di raggiungerli attraverso i podcast seguitissimi come The Joe Rogan Experience su consiglio del figlio diciottenne Barron è stata importante e ha controbilanciato la comunicazione dei democratici veicolata dalle star, da Taylor Swift a Charli XCX).
Ma alla fine sembra che il motivo principale sia che i giovani hanno dato la priorità all’economia, proprio come gli adulti. Ed era in effetti quello che indicavano molti sondaggi condotti prima delle elezioni. A ottobre un sondaggio dell’università di Chicago aveva mostrato che l’80% degli under-40 sapeva «tutto ciò che aveva bisogno di sapere» su Trump, ma solo il 57% poteva dire lo stesso di Harris. I democratici l’avevano interpretato come un segnale di possibile voto di dissenso contro Trump, ma quel dato indicava letteralmente che c’era mancanza di informazioni e di fiducia su Harris. Gli exit poll di Nbc mostrano che l’economia è stata la questione più importante per i giovani elettori, e quelli che la consideravano una priorità hanno votato al 78% per Trump contro il 21% per Harris.
La candidata democratica ha messo al centro della sua campagna elettorale l’aborto e la democrazia, che però sembrano questioni astratte se non hai i soldi per mantenerti, per comprare una casa, per farti una famiglia. Secondo il sondaggista John Della Volpe di Harvard, un numero significativo di giovani uomini, cresciuti vedendo Trump come figura dominante in politica, non sentono una connessione con il partito democratico. E questo è un messaggio importante anche per il futuro. Il voto giovanile nel 2008 e 2012 fu decisivo per Barack Obama. La bassa affluenza dei giovani alle urne era stata citata come una delle ragioni della sconfitta di Hillary Clinton nel 2016 e un’alta affluenza dei giovani come uno dei motivi della vittoria di Biden.