Corriere della Sera, 10 novembre 2024
Olio di ricino e sinistra al caviale
Un chiarimento, prima o poi, dovremo farlo. Non foss’altro per dare una mano alle due primedonne italiane, la premier Giorgia Meloni e la sua avversaria Elly Schlein. Dovremo chiarire una volta per tutte se il caviale sia di destra, di centro o di sinistra; e, nella stessa sessione fare luce sulla pianta del Ricinus communis, famiglia delle Euphorbiaceae, dalla quale si estrae il famigerato olio: è davvero una pianta di destra, anzi, di più: perfettamente fascista? O ha forse valore universale, né di destra né di sinistra, come ogni benedetto lassativo? L’ultimo scambio tra le due primedonne rende questi chiarimenti davvero necessari. «È la solita sinistra al caviale», aveva sibilato la premier, riferendosi a una battuta di Schlein sui diritti sindacali di Palazzo Chigi. «Io di caviale non ne ho mai mangiato», ha replicato la segretaria dem, andando poi dritta al sodo della tradizione: «E comunque non posso sopportare che i lavoratori vengano purgati con olio di ricino». Insomma, un duetto novecentesco. Ma la verità è che i luoghi comuni nello scontro verbale tra le due Italie sono fermi a quel secolo, tra caviale, olio di ricino, manganelli, sinistra Ztl, Capalbio... Come se l’euro non fosse mai arrivato. Come se Trump non fosse mai diventato presidente. Come se Elon Musk fosse un fumetto Marvel. E se guardiamo all’estero, visto che ci siamo, non è che poi vada tanto meglio. La disfatta democratica di Kamala Harris ha spinto molti commentatori a esaminare la semantica della sua campagna elettorale, trovando punti di debolezza che sembrano in parte quelli della stantia politica postcomunista italiana: incapacità di parlare alla grande massa degli elettori, argomenti troppo sofisticati, battaglie minoritarie e molto chic. Un armamentario ideale (e ideologico) che già nel 1970 aveva fatto storcere il naso a un finissimo intellettuale americano, Tom Wolfe, che partecipando al party a casa Bernstein con signore di Park Avenue ingioiellate che chiacchieravano amabilmente con esponenti delle Black Panther con tanto di pistola alla cintola, aveva coniato per i liberal newyorchesi una definizione destinata ad avere successo transnazionale: radical chic. In Francia le due parole sono diventate prima gauche caviar, la sinistra al caviale di cui parla Meloni (a cui hanno dedicato nel 2022 un delizioso libello Fulvio Abbate e Bobo Craxi) divenuta nel tempo bourgeoisie bohème, borghesia bohèmienne, abbreviata in «bo-bo». Una sinistra che agli occhi di molti elettori appare quindi impegnata soprattutto a difendere valori di nicchia, scelta che oggi spinge persino l’attrice Sabrina Ferilli, pasionaria rossa, a una mesta considerazione consegnata alle pagine del Fatto Quotidiano: «Se la sinistra è questa, la vedo dura: è un’élite che parla a un’altra élite». Anche a destra, tuttavia, di senso della contemporaneità – fatta eccezione per la sublime «infosfera» del ministro Alessandro Giuli – si vede poco. Se si vuole irridere gli avversari si continua a parlare di caviale e di «circolo del golf di Capalbio» (sempre Meloni). Sulla prima questione non si espresse neanche Giorgio Gaber che nel 1994 divise con chiarezza ciò che è di destra da ciò che è di sinistra: vasca di destra, doccia di sinistra; reggicalze di destra, collant di sinistra. Un genio, Gaber. Che però non prese in considerazione né il caviale né Capalbio, trasformatasi nel tempo da «Piccola Atene» post-comunista a feudo della destra, con FdI al 38%. In attesa del chiarimento definitivo su caviale e olio di ricino, si potrebbe invocare un piccolo intervento divino, quello della Madonna del Soccorso. Del suo culto prese possesso dopo il ’22 il partito fascista. La Madonna infatti, per scacciare il diavolo, veniva rappresentata mentre brandiva un randello nodoso che agli occhi dei gerarchi sembrò subito un manganello. Talché la battezzarono Madonna del Manganello stampando santini («Protettrice dei fascisti») e componendo preghiere: «Manganello manganello / che rischiari ogni cervello / sempre tu sarai sol quello / che il fascista adorerà». Ecco, è giunto il momento che anche la Madonna del Soccorso chiarisca che quel bastone nodoso non è un manganello e quindi non è di destra. Così tanto per uscire da uno dei tanti equivoci lunghi un secolo.