Corriere della Sera, 10 novembre 2024
A Milano i pro-Pal inneggiano ad Amsterdam
Ci sono le foto del leader di Hamas, Yahya Sinwar, ucciso il 16 ottobre da Israele. Ci sono gli slogan e gli applausi per «i ragazzi di Amsterdam» che giovedì notte hanno dato la caccia agli ebrei strada per strada. E c’è l’invito ad imitarli anche qui, per «agire contro il sionismo».
È una piazza meno affollata del solito, ma più calda quella che protesta a Milano contro i bombardamenti di Israele e il «genocidio» del popolo palestinese. Un corteo con quasi un migliaio di partecipanti che s’è mosso dal piazzale della stazione Cadorna a Porta Genova. E che riaccende la tensione anche in vista di un doppio appuntamento segnato in rosso sull’agenda dell’ordine pubblico. Tra meno di due settimane, giovedì 21 novembre, la partita di Eurolega di basket tra l’Olimpia e il Maccabi Tel Aviv, squadra gemella di quella calcistica i cui tifosi sono finiti nel mirino in Olanda dopo la partita contro l’Ajax. Per sabato 30 novembre, invece, potrebbe esserci una doppia manifestazione nazionale pro Palestina. Inizialmente prevista a Roma, in queste ore le comunità palestinesi si stanno confrontando sulla possibilità di organizzare invece un doppio corteo con appuntamento anche nel capoluogo lombardo.
A Milano i pro-Pal scendono in piazza ormai ogni finesettimana dal 7 ottobre di un anno fa. In corteo ci sono i Giovani palestinesi, qualche rappresentante dei centri sociali e bandiere dell’estrema sinistra. Al microfono, fin dall’avvio, i cori contro Israele: «Palestina libera, dal fiume fino al mare», «Israele fascista, stato terrorista», «Netanyahu assassino». In largo Cairoli finisce nel mirino la catena fast food McDonald’s accusata di offrire «pasti gratis ai soldati israeliani». Poi arriva il momento dei fatti di Amsterdam: «Un applauso a tutti i giovani, ragazzi e ragazze, che hanno dato una lezione», le parole degli organizzatori. Dalla piazza partono applausi, grida e, per la verità, anche qualche fischio. «Questa bugia di vittimismo vale più di 3 mila tifosi che hanno provato a strappare le bandiere palestinesi, aggredendo i giovani arabi olandesi finché questi giovani hanno fatto una dimostrazione di forza». Tra i manifestanti anche il controverso architetto genovese Mohammad Hannoun, già al centro di indagini per il suo sostegno ad Hamas e sanzionato dagli Usa proprio per l’appoggio al gruppo terroristico. «I giornali non hanno raccontato la verità – replica —. Hanno iniziato i tifosi israeliani, i ragazzi arabi hanno risposto agli attacchi. Non c’è antisemitismo, è stata una rissa. Condanniamo ogni violenza, in primis quella che viene dai criminali israeliani, in Palestina come in Europa». Le foto di Sinwar? «È morto. Per noi è un leader palestinese che va rispettato».
Sdegno del presidente del Senato Ignazio La Russa: «Condanno fermamente quanto accaduto a Milano. I manifestanti hanno rivolto insulti a Israele e al popolo ebraico».