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 2024  novembre 10 Domenica calendario

Gli ambientalisti contro l’albero di natale in Vaticano

Prima la petizione per impedire il taglio dell’albero di Natale destinato al Vaticano ed ora una diffida legale a tutte le istituzioni di Ledro a toccare gli abeti. Si prospetta un inverno difficile in Alto Garda perché gli ambientalisti l’hanno messa giù dura, specie dopo l’annuncio del regalo ledrense a Papa Francesco.«Il Santo Padre, nella encicliche “Laudato sii”, “Laudate Deum” e “Terra Madre” ha posto in rilievo che l’attività dell’uomo deve essere rispettosa della tutela del Creato. In un momento storico dove i cambiamenti climatici sono in elevata evoluzione, è necessario dare dei segnali chiari e limpidi per poter cambiare approccio verso il rispetto della Natura. Il comune di Ledro e il Governatorato del Vaticano si sono accordati per segare abeti, anche secolari, di una trentina di metri di altezza, prelevarli con un grosso elicottero e trascinarli agonizzanti fino a Roma: spesa prevista 60mila euro. A Natale, solo in Italia si consumano più di tre milioni di abeti e in America Del Nord 30 milioni. Anche da queste scelte, apparentemente solo simboliche, dipende la coerenza nel provare a gestire i cambiamenti climatici». Questa le petizione lanciata a metà ottobre e che è stata firmata da 39.276 persone e l’obiettivo dei 50mila sostenitori è dietro l’angolo.A questa iniziativa, adesso, si è aggiunta la diffida presentata dall’avvocata Gloria Canestrini per conto del comitato «Quaranta e tremilioni» di Ledro e del comitato «Per la legalità e la trasparenza del Trentino Alto Adige» di Rovereto. L’intenzione, chiaramente, è salvare l’albero di Natale, lasciarlo nel bosco e non inviarlo nella città eterna. «É un illecito segarlo. – taglia corto l’avvocata Canestrini – Per questo abbiamo diffidato il sindaco, la giunta, il consiglio comunale e il segretario di Ledro e abbiamo inviato la diffida anche ai carabinieri e alla polizia locale: quell’abete non posso tagliarlo per legge. Per altro non sappiamo nemmeno qual è ma appena lo scopriremo ci metteremo davanti per impedire che venga segato».Il Natale in Vaticano, insomma, dovrà fare a meno dell’abete trentino, anzi ledrense. «Il taglio in bosco di conifere da destinare ad alberi di Natale è ammesso durante i mesi di novembre e dicembre nei soli popolamenti assoggettabili a sfolli o diradamenti». In diffida, tra l’altro, si ricorda proprio l’assenza di indicazioni su qual è la pianta come invece previsto dalla legge. In questo caso, poi, si parla di «alberi monumentali di 20-30 metri di altezza, custodi di memorie storiche». La legale, ovviamente, oltre a citare la normativa e quindi, appunto, diffidare il Comune o chi per esso dal tagliare l’abete chiede di accedere agli atti proprio per scoprire qual è la conifera destinata al Natale del Papa