il Giornale, 9 novembre 2024
Un mostro vero e tante cavolate
Dopo decenni di Telefono giallo, Chi l’ha visto? e Quarto grado. Dopo la moda del turismo dell’orrore, dallo chalet di Cogne a via della Pergola a Perugia: sangue, sesso e selfie. E dopo le seguitissime serie tv true-crime, da Yara ad Avetrana. Dopo tutto ciò, prima o poi dovevamo arrivarci. Al business non c’è limite. E neanche al cinismo.
Da oggi per gli appassionati di delitti arriva il gioco in scatola ispirato al caso del Mostro di Firenze e i «compagni di merende». Si chiama Merendopoli. Avremmo pagato per assistere al brain storming da cui è uscito il nome.E se fosse la vendetta dopo anni di linguaggio corretto, autocontrollo, censure ed estremo rispetto verso tutto, verso troppo? La reazione, di forza uguale e contraria, è esorcizzare con una risata qualsiasi tabù.
In ogni caso. A Merendopoli, che a noi piuttosto fa venire in mente la Girella, si gioca in sei, è sconsigliato ai minori di 14 anni (figurati...), ci si muove in Ford Fiesta fra San Casciano e il cimitero di Signa, sulle banconote da 100mila lire (bei tempi) c’è la faccia di Pacciani, in quelle da 50mila del Vanni. E adesso potete scegliere i vostri appostamenti, ma attenzione agli imprevisti e state lontani dalla piazzola degli Scopeti.Merendopoli è acquistabile sulla omonima pagina Instagram, costa 36,90 euro (comprese le spese di spedizione) e al momento non si accettano più prenotazioni per eccesso di richieste. Ah. Il claim del gioco è «Uccidi la noia».Se decidete di aprire la scatola, anche la pietà.