Estratto dell’articolo di Federico Genta per “la Stampa”, 9 novembre 2024
MUNITEVI DI BIGLIETTO…E DI TANTA PAZIENZA – I RITARDI DEI TRENI AD ALTA VELOCITÀ IN ITALIA NON SONO EVENTI STRAORDINARI, MA LA NORMA: SOLO NELL’ULTIMO MESE, 8 “FRECCE” SU 10 NON SONO ARRIVATE IN ORARIO, CON UN RITARDO CUMULATIVO DI OLTRE 2 MESI E MEZZO – COLPA DELLE INFRASTRUTTURE OBSOLETE, DEGLI ERRORI UMANI (COME IL CHIODO CHE A INIZIO OTTOBRE HA BUCATO UN CAVO ELETTRICO, PARALIZZANDO IL SISTEMA FERROVIARIO ITALIANO), MA ANCHE IL NUMERO ECCESSIVO DI CORSE, CHE... - LA PRECISAZIONE DI FERROVIE DELLO STATO -
Gentile Redazione, in riferimento all’articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa il 9 novembre 2024 su uno studio sull'Alta Velocità, da voi ripreso, desideriamo fornire delle precisazioni.
Rammarica constatare che sono stati pubblicati solo i numeri di uno studio esterno senza prendere in considerazione le percentuali del Gestore dell'infrastruttura e delle due imprese concorrenti nell'alta velocità fornite in una sede ufficiale quale la Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati. Dati che, in altre recenti occasioni, non abbiamo esitato a fornire.
Nel periodo 1° gennaio - 20 ottobre 2024 il 73% delle Frecce di Trenitalia è arrivato in orario o entro i 10 minuti dall’orario previsto. Un dato che include tutte le cause di ritardo, quelle esterne (estranei in linea, eventi meteo rilevanti e altri fattori esogeni), del Gestore dell'infrastruttura e delle altre imprese ferroviarie. La puntualità di Trenitalia, ovvero la percentuale di treni puntuali che tiene conto solamente delle cause di ritardo imputabili all’impresa stessa, è del 94,9% per le Frecce.
Per quanto riguarda, invece, i volumi complessivi dei treni Alta Velocità delle due imprese ferroviarie, era stata la stessa RFI a evidenziare in Commissione che la rete è passata da 308 treni al giorno del 2017 agli attuali 377 con punte di 400. Per meglio chiarire il quadro, era stato precisato che, rispetto agli altri Paesi europei, in Italia solo una parte delle linee AV è specializzata per questa tipologia di treni, oltre a riportare alcuni dati sui volumi di Roma Termini (da 853 del 2017 a 976 treni al giorno del 2024) e di Milano Centrale (da 632 del 2017 a 740 treni al giorno del 2024).
Per i motivi sopraelencati già da tempo è stato avviato un tavolo tecnico con tutti gli attori coinvolti per alleggerire la pressione sui nodi ferroviari più congestionati e specializzare le linee e le stazioni per favorire la circolazione di treni con la stessa velocità e ridurre le interferenze. Un cordiale saluto. Ufficio stampa Gruppo FS Italiane
Estratto dell’articolo di Federico Genta per “la Stampa”
Ritardi strutturali e sistematici. Perché la loro frequenza non può essere riconducibile soltanto a cantieri o eventi specifici. Questa è la conclusione dell'indagine, durata un mese intero, che ha analizzato le corse di 7.931 treni veloci. Bene, orologio alla mano, di questi 6.159 hanno accumulato ritardi. Vale a dire quasi otto su dieci, un disastro. Il dossier intitolato "Altra velocità" - sottotitolo: tutti i numeri del tracollo di Trenitalia - è firmato dall'informatica Chiara Calore, ed è finito nelle mani dei Radicali che nei prossimi giorni porteranno il caso sui tavoli della politica.
Il mese preso in considerazione è l'ottobre appena concluso. Quello del martedì nero, il 2, quando un chiodo «piantato male» durante i lavori sui binari ha mandato ko le centraline elettriche di Roma Termini e paralizzato mezzo Paese. […] Ma gli episodi eclatanti fanno solo più rumore, non raccontano la realtà di un rete dove il rispetto degli orari pare essere diventata una utopia.
I binari finiti sotto la lente sono quelli delle Frecce: Bianca, Argento e Rossa, nessuna esclusa. Più o meno duecentosessanta viaggi ogni giorno. Che tutti insieme, in 31 giorni, sono riuscite ad accumulare 1.881 ore di ritardo, che messe una in fila all'altra fanno più di due mesi e mezzo. E che si traducono in coincidenze perse, pranzi e cene saltate, appuntamenti disdetti e ramanzine dei datori di lavoro. Va un po' meglio nei fine settimana, è sempre critico il resto della settimana quando il carico di pendolari cresce di pari misura con le corse messe a disposizione. Che tanto "veloci" non sono visto che sulle linee più gettonate i ritardi medi sono superiori ai 40 minuti.
Le tratte peggiori? Il dossier ne indica dieci. Le corse dell'alta velocità Lecce Milano, Bari-Roma e Reggio Calabria-Torino si sono aggiudicate il record di non essere arrivate puntuali nemmeno una volta nell'arco di tutto il mese analizzato.
[…] Bollino nero per la Reggio Calabria-Milano che una volta su tre arriva alla stazione Centrale con oltre un'ora di ritardo. […] Segue la Napoli-Torino: due treni su tre oltre la mezz'ora, uno su cinque oltre i 60 minuti. Record di ritardo mercoledì 2 ottobre: 196 minuti.
E non va tanto meglio nemmeno sulla Venezia-Reggio Calabria: le corse sono state puntuali soltanto due volte in tutto ottobre. […] Le conclusioni di "Altra velocità" vanno oltre i singoli episodi che piuttosto «creano l'illusione che i ritardi siano eventi eccezionali - scrive Chiara Calore -. La realtà è ben diversa: da questo dossier emerge l'altra velocità sulla linea AV di Trenitalia, un problema di ritardi strutturale e sistematico».
Questo perché i disagi per i viaggiatori tendono a crescere con l'aumentare del numero di treni in circolazione. Più traffico, più ritardi e ancora più lunghi del solito. Le Frecce sono troppe rispetto alle reali capacità di binari su cui correre e stazioni da raggiungere? È come voler far atterrare, quasi in contemporanea, più aerei di linea sulla stessa pista di un aeroporto.
Ecco cosa significa il termine "sovraccarico di sistema": «L'analisi del mese di ottobre evidenzia un quadro critico, in cui la maggior parte dei treni AV soffre di ritardi cronici che appaiono ormai come la norma piuttosto che l'eccezione. Con il 78% dei convogl in ritardo e fasce orarie in cui le attese superano regolarmente i 15 minuti, emerge una situazione che va ben oltre l'imprevedibilità dei singoli episodi».
E proprio l'eccessivo numero delle corse sembra essere uno dei principali fattori che generano i ritardi cumulativi «che si amplificano soprattutto nelle ore di punta, quando la rete è congestionata e diventa impossibile rispettare gli orari con la frequenza attuale dei treni. Questa condizione non solo compromette la qualità del servizio, ma espone i viaggiatori a continui disagi». La frequenza delle corse è da ripensare? […]