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 2024  novembre 09 Sabato calendario

Cina, per Mattarella un’accoglienza oltre la cortesia


La cortesia diplomatica, in politica estera, è (o dovrebbe essere) la norma. Ma nell’accoglienza riservata da Xi Jinping a Sergio Mattarella c’è qualcosa di più. Il presidente cinese ha salutato l’ospite italiano attribuendogli il rango di «vecchio amico del popolo cinese». Questa espressione «vecchio amico», che in mandarino si dice lao peng you, è significativa. Nel galateo della Repubblica popolare cinese è riservata a personalità autorevoli con le quali si è instaurato un rapporto di familiarità e fiducia negli anni.
Xi ha aggiunto una nota di cordialità personale, dicendo che Mattarella «è anche un mio buon amico». I due sono al terzo incontro, Xi ha ricordato che tra Zhongnanhai (cittadella del potere comunista attigua alla Città proibita) e Quirinale è «stata mantenuta una stretta comunicazione con telefonate e messaggi». Il benvenuto conferma quanto siano importanti i rapporti personali tra leader.
Dietro la cortesia però c’è l’interesse politico. Nel discorso di benvenuto a microfoni aperti Xi ha ricordato che a luglio, quando venne in visita la premier Giorgia Meloni «è stato concordato di sostenere lo spirito consacrato dalla Via della Seta». Un modo per far capire che Pechino non ha dimenticato l’uscita italiana dal suo piano di infrastrutture e penetrazione commerciale nel mondo e si sente in credito politico nei confronti dell’Italia (anche se la bilancia commerciale segna uno squilibrio a favore della Cina per 40 miliardi di euro nel 2023). Nei mesi scorsi la stampa statale cinese, che riporta fedelmente la linea governativa, ha scritto comunque che il ritiro di Roma dalla Belt and Road Initiative non è stato dovuto alla riluttanza a collaborare con la Cina, ma piuttosto alla grande pressione esercitata dagli Stati Uniti e da altre potenze occidentali. Segno che la nostra diplomazia ha gestito bene la mossa, evitando uno strappo.
In un altro buon segnale, Xi ha sottolineato che le relazioni tra Italia e Cina possono entrare in «una nuova fase di sviluppo» ripartendo dal piano d’azione concordato a luglio per rafforzare il «Partenariato strategico globale» che fu sottoscritto vent’anni fa. «Un nuovo punto di partenza storico che porterà maggiori benefici a nostri due popoli», ha concluso il segretario generale del Partito-Stato.
Che cosa si aspetta Pechino? Xi e compagni pianificatori dell’economia statale, che sta attraversando una crisi profonda, vogliono anzitutto evitare una guerra commerciale sui veicoli elettrici con l’Ue. E così Xi ha detto di sperare che l’Italia possa «giocare un ruolo positivo nel rafforzamento della cooperazione con la parte europea».