Libero, 8 novembre 2024
La bancarella di libri usati davanti al tribunale
C’era un tempo in cui a Milano le bancarelle di libri usati erano tantissime. Posti preziosi dove poter trovare anche stampe, vecchie riviste, a volte fotografie o introvabili rarità che venivano illustrate e consigliate dai gestori delle stesse, veri e propri appassionati della lettura.
Tra le ultime rimaste, la più famosa è quella “degli avvocati” e la si può trovare percorrendo a ritroso corso di Porta Vittoria verso il centro città quando, all’altezza del posteggio taxi di piazza S.Pietro in Gessate, ci si imbatte nella piccola edicola fuori dal tempo, un chiosco pieno di libri in quello che è il regno non solo di molti appassionati lettori ma anche e soprattutto del signor Cribari, uomo dai capelli bianchi, colui che da circa trent’anni dà vita a questo luogo: seduto in quello che appare essere per dimensioni un vero miracolo artigianale, e cioè il suo piccolissimo spazio ricavato all’interno di questa struttura “minimal” non più lunga di quattro metri, Eugenio (questo il suo nome), si rivela oltre che affabile e simpatico, anche davvero competente. Da vero conoscitore, consiglia e indica tutto ciò che di scritto esiste nel suo piccolo mondo circoscritto in una struttura fatta in metallo dipinto di verde dove, sotto un piccolo tettuccio, trovano posto tanti bei volumi ottimamente conservati.
Una volta sparse in più punti della città, queste rivendite “invecchiate” da più di un secolo di storia, sono diventate merce rara al pari di quella di cui sono fornite. Posizionato proprio di fronte al Tribunale, questo minuscolo angolo retrò ha resistito non solo al tempo ma alla tecnologia che ha contribuito ad allontanare i giovani dal leggere.
La lettura, oltre ad arricchire il vocabolario e le capacità linguistiche, ci permette di coltivare creatività e pensiero critico: fosse anche solo per questo, preserviamo la sua sopravvivenza dell’estinzione.