Corriere della Sera, 8 novembre 2024
Il 2024 l’anno più caldo di sempre
Il grafico con le anomalie di temperatura globale degli ultimi 80 anni offre un’immagine eloquente. È come salire su una cattedrale gotica, con guglie sempre più elevate. Il 2024 rappresenta la guglia più alta: sarà infatti quasi sicuramente l’anno più caldo mai registrato: 1,5 gradi in più rispetto al periodo pre-industriale. Lo ha comunicato Copernicus, il programma di monitoraggio della Terra dell’Unione europea. Secondo Samantha Burgess, vice direttrice del Servizio per il cambiamento climatico, è «probabile» che l’incremento risulterà leggermente superiore con +1,55 °C. Oltre il limite di un grado e mezzo di incremento del riscaldamento globale entro la fine del secolo fissato dell’Accordo di Parigi del 2015 e sottoscritto da (quasi) tutte le nazioni. Una soglia che è stata indicato da non superare per non rischiare gravi conseguenze climatiche, che sarebbero ancora più pesanti se si raggiungesse un aumento di temperature di 2 gradi.
«Un anno sopra il limite fissato a Parigi però non significa che la media decennale o trentennale abbia già oltrepassato la soglia dell’Accordo», chiarisce Emanuela Piervitali, responsabile della sezione climatologia operativa di Ispra (Istituto di protezione e ricerca ambientale), che redige un rapporto sul clima in Italia basato sui dati delle reti nazionali, agenzie regionali e Protezione civile. «Il dato di Copernicus dimostra l’accelerazione del global warming negli ultimissimi anni».L’ottobre appena trascorso, segnala inoltre Copernicus, è stato il secondo ottobre più caldo da quanto si effettuano i rilevamenti, con una temperatura media di 15,25 °C. Ovvero 1,65 gradi in più rispetto al livello 1850-1900.
Associate alle alte temperature dell’aria, si registrano anche elevate temperature della superficie del mare, pur se in calo rispetto all’inizio dell’anno. A metà luglio, la media giornaliera è scesa sotto i valori del 2023 dopo essere rimasta costantemente sopra nella prima metà dell’anno. In ogni caso, sia in questo che nell’anno scorso, i valori sono notevolmente superiori a tutte le rilevazioni precedenti. La temperatura media della superficie del mare dello scorso mese di ottobre, misurata tra 60 gradi di latitudine Nord e 60 Sud, è stata di 20,68 gradi, +0,48°C sulla media trentennale 1991-2020. E le conseguenze di mari così caldi si sono purtroppo notate con le alluvioni in Spagna, Francia, Europa centrale e, per quanto riguarda l’Italia, in Emilia Romagna, Toscana e Liguria.
«Non è importante la posizione, se sia il primo o il secondo anno più caldo», aggiunge Piervitali. «Ciò che conta veramente è la costante tendenza all’aumento della temperatura. Anche se mancano due mesi alla fine del 2024, i dati preliminari offrono un’indicazione precisa. C’è stata molta pioggia negli ultimi mesi, ma le temperature non si sono mai abbassate».
Alcuni hanno sollevato obiezioni sul fatto che comunque quelli di Copernicus sono dati preliminari, perché l’anno non è ancora terminato. «È vero, però probabilmente sono stati pubblicati per dare una base solida di discussione in vista di Cop 29, la conferenza annuale sul clima che si apre a Baku, in Azerbaigian, lunedì prossimo», dice Piervitali. Per l’11 novembre uscirà infatti anche il rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale, che presenterà probabilmente gli stessi dati.