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 2024  novembre 07 Giovedì calendario

Amanda Knox rivive sul set a Perugia


Diciassette anni fa. Dici Meredith Kercher, pensi ad Amanda Knox. Il delitto di Perugia. 17 anni fa la morte di una ventenne studentessa inglese, a Perugia per studiare con il progetto Erasmus. In manette finiscono la coinquilina americana, Amanda Knox, il ragazzo che allora frequentava, Raffaele Sollecito, e Rudy Guede, giovane ivoriano, adottato da una famiglia facoltosa perugina. Un copione già scritto. Che attirò la curiosità, non solo giornalistica, di mezzo mondo. I requisiti c’erano tutti: quattro ragazzi giovani e belli, studenti stranieri e fuorisede di una città cosmopolita, di provincia certo, ma molto attraente soprattutto per i giovani. Il divertimento, le feste, lo sballo. Su questa vicenda, in 17 anni, sono stati scritti libri, realizzati plastici, fatti documentari e serie tv. Una nuova serie si aggiunge all’elenco. Con un particolare che la rende unica: tra i produttori c’è quella stessa Amanda Knox che per veder riconosciuta la sua innocenza ha vissuto 10 anni di processi, di cui 4 in carcere, con un’appendice che si è trascinata fino alla scorsa primavera. Ora la storia la racconta lei, in Blue Moon, prodotto per Hulu, il canale streaming di Disney. La produzione si completa poi, con Monica Lewinsky, l’ex stagista coinvolta con l’allora presidente Bill Clinton nello scandalo Sexgate, Warren Littlefield (Fargo e Il Racconto dell’Ancella) e KJ Steinberg di This Is Us, l che firma anche la sceneggiatura.Margaret Qualley ha il volto di Amanda, mentre Raffaele Sollecito è interpretato da Giuseppe De Domenico. Le riprese sono iniziate la scorsa settimana a Orvieto, adesso si sono spostate a Perugia, in quel centro storico dove tanto Amanda che Meredith, ma anche Raffaele e Rudy, l’unico ad essere stato condannato (con rito abbreviato) e ora tornato in libertà, hanno trascorso giornate e serate. Piazza Morlacchi e l’aquedotto di via Appia, nel cuore della zona universitaria, la Conca dove si trovano altre facoltà dell’ateneo perugino, e ovviamente piazza IV Novembre, dove stanno spuntando i banchi di una fiera che in tanti hanno confuso per l’imminente Eurochocolate, festival del cioccolato, dove Meredith, pochi giorni prima di morire, aveva comprato,golosità da riportare ai familiari. Dolci, quelli acquistati da Mez, come veniva chiamata, che rimasero nella sua valigia, mai chiusa per essere imbarcata nel volo che avrebbe dovuto riportare a casa per le feste di Natale del 2007 la studentessa inglese.A Perugia le riprese proseguiranno fino a domani, ma un’eventuale presenza di Knox viene esclusa. Sui tempi di uscita, al momento, non ci sono conferme. Confermato, invece, il disagio in una città su cui la vicenda ha pesato per anni in termini soprattutto di immagine con conseguenze anche economiche. La produzione, che ha voluto specificare come la serie sia incentrata sulla storia di Amanda Knox e sull’ingiustizia che ritiene di aver vissuto passando 4 anni in carcere da innocente, ha ribadito anche che l’intento è valorizzare la città. Tanto che il Comune, in cui è in carica la sindaca Vittoria Ferdinandi, studentessa pure lei all’epoca del delitto, ha dato l’ok alle riprese, pur non accordando il patrocinio. Troppo profonda la ferita. Ma le polemiche non mancano perché il tempo non ha del tutto cancellato il dolore, certamente per la morte di Meredith, ma anche la città sbattuta in prima pagina come un girone di un inferno fatto di droghe e promiscuità. Tra i borbottii dei residenti, si innesta la polemica politica, con la consigliera di opposizione, ed ex candidata sindaca, Margherita Scoccia, definisce grave errore il via libera alle riprese. L’altro protagonista, Raffaele Sollecito, che, dice, si è confrontato con Amanda più volte, condivide la scelta della sua ex: «Legittimo che voglia raccontare la sua vita». La famiglia Kercher, attraverso la sorella di Meredith, Stephanie, evidenzia la sua contrarietà: «Non ne capiamo il senso».