il Fatto Quotidiano, 5 novembre 2024
Rigopiano, l’Asl chiede 40 euro alla madre di una vittima
L’ufficio recupero crediti della Asl di Pescara ha chiesto a Elma Tanda, la mamma di Marco morto a 25 anni sotto la valanga che il 18 gennaio 2017 cancellò l’hotel Rigopiano uccidendo 29 persone, il pagamento di un ticket di 40,97 euro per una prestazione ospedaliera ricevuta poche ore dopo la tragedia. Era il 19 gennaio 2017, il giorno dopo il disastro: alla donna, che era ancora in attesa di notizie, fu chiesto di riempire un modulo con l’altezza e altri segni di riconoscimento del figlio, un pilota d’aereo, nel caso in cui il suo corpo fosse stato ritrovato senza documenti. Così si sentì male, svenne e fu costretta a recarsi al pronto soccorso di Penne (Pescara). Quasi otto anni dopo le è toccato in sorte anche questo provvedimento burocratico, con un’ingiunzione di pagamento comprensiva di ticket sanitario e spese postali. Dopo le polemiche e aver puntualizzato che si è trattato di un “atto dovuto”, il direttore dell’Asl, Vero Michetelli, si è offerto di saldare lui stesso la multa. La famiglia ha rifiutato l’offerta.