ItaliaOggi, 5 novembre 2024
La Ue purtroppo si crede sola al mondo. Invece è immersa in ambienti sempre più potenti e complessi che la stanno marginalizzando
La Ue purtroppo si crede sola al mondo. Invece è immersa in ambienti sempre più potenti e complessi che la stanno marginalizzando
Forse l’uomo non è solo nell’universo ma di certo l’Europa legifera e si comporta come se fosse l’unico continente del pianeta. Il risultato, si spera non voluto, è la creazione di una gabbia di regole che possono ritorcersi contro la stessa Unione riducendo occupazione e in fondo anche la libertà e la tutela dei diritti. È la tesi, provocatoria, visto da chi arriva, un convinto europeista cittadino onorario di Ventotene, dell’ultimo libro di Roberto Sommella, direttore di MF-Milano Finanza.
Il titolo del saggio edito da Rubbettino è già un programma, Al verde, manifesto dei tempi moderni, ma non è costruito su tesi preconcette o negazioniste. Si basa piuttosto su dati di fatto, come ad esempio il costo di una utilitaria elettrica che oggi in Ue vale venti stipendi di un operaio contro i soli cinque di quando non c’era l’euro.
Il New Green Deal, secondo Sommella, è un insieme di regole condivisibili per costruire una società europea più giusta, solidale e ecosostenibile, che rischia però di diventare controproducente. In presenza di guerre e di giganti economici che sovvenzionano le loro industrie, le nuove regole contabili europee applicate a industrie, bilanci e famiglie può creare un contesto in cui un’automobile costerà come un bene di lusso, mentre si lascerà spazio alla rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale che solo apparentemente non inquina, quando invece necessita per un solo giorno della potenza di una centrale nucleare. E quello che sta accadendo in Germania con la Volkswagen pronta a chiudere ben tre stabilimenti lo dimostra, come la crisi di Stellantis e della ex Fiat.
Che fare? L’autore prova a fornire una spiegazione, forte anche di posizioni analoghe espresse da capi azienda autorevoli e competenti quali Claudio Descalzi (ceo dell’Eni) e Roberto Cingolani (ceo di Leonardo) che hanno tuonato contro le folli regole ambientali europee. «Quell’Homo Sapiens, che si fece col tempo prima Homo Faber e poi Homo Oeconomicus e alla fine si ergerà a Homo Digital, è diventato il protagonista del nostro tempo moderno. Ma è un’anima divisa in quattro e vive di enormi contraddizioni». L’importante, sembra spiegarci Sommella che parte dal dato personale, è che al centro torni l’uomo nella sua ricchezza e complessità forse oggi troppo fagocitato da prese di posizione che sembrano più finalizzate a scopi economici o politici.
Di queste contraddizioni in un mondo dunque schiacciato tra due titani, la guerra e la rivoluzione digitale, servono prima di tutto regole per le Big Tech diventate più potenti e incontrollabili che mai. Una sovranità, sottolinea il giornalista e saggista già autore di volumi quali Ingovernabili ed Euxit, a cui i governi europei non hanno trovato una soluzione che sia umana e sociale, ma hanno solo provato a contrastarle in modo freddamente e impersonalmente regolatorio.
L’Europa deve in sostanza ritrovare la sua umanità, e ridiventare la guida di questa rivoluzione che deve essere prima di tutto sociale per tentare di ricostruire una società che sia equa.
«Nell’Unione Europea, che ha conosciuto la dittatura sulle masse in ogni epoca della sua storia l’instaurazione dell’era dell’Homo Legislativus ne condiziona ogni passo», scrive Sommella, perché esso vuole plasmare una nuova idea di società dove l’Homo Oeconomicus e l’Homo Faber trovino un modo per convivere e dare vita ad un futuro più inclusivo, ecologico, giusto e pulito: l’Homo Digital, appunto». La scelta di andare avanti sull’analisi e sulla progettazione di un mondo diverso da quello di oggi, afflitto dal male del secolo che sono le crescenti disuguaglianze e l’alienazione dei giovani, pone perciò i sistemi democratici di fronte ad una grandissima sfida: quella di sopravvivere alle macchine in un mondo più giusto e più pulito. Ci riusciremo? (riproduzione riservata)