il Giornale, 2 novembre 2024
Quarant’anni di Tetris
Nel 1984, dei tetramini hanno bucato la cortina di ferro. Queste figure geometriche, formate da quattro quadrati, sono la base di Tetris, il titolo creato dal programmatore russo Aleksej Leonidovi Paitnov diventato quasi sinonimo di videogioco. Nel 2024 sono quarant’anni dalla sua creazione, avvenuta mentre Paitnov lavorava all’Accademia delle scienze dell’Unione sovietica, a Mosca. Ispirato a un gioco puzzle di pentamini (figura composta da cinque quadrati) molto caro allo stesso programmatore, Paitnov sapeva già mentre stava realizzando Tetris di aver dato vita a un gioco incredibilmente coinvolgente.
«Usavo la scusa di fare test solo per continuare a giocarci. Tra i miei colleghi fu subito molto popolare. Il capo di uno dei laboratori dove lavoravo giocava sempre a Tetris, e mandava all’aria il lavoro dei suoi colleghi perché occupava costantemente il computer», racconta Paitnov, 69 anni, che incontriamo a Lucca Comics & Games. «Così hanno programmato internamente un virus anti-Tetris, un programma che rivelava il gioco e lo disinstallava ogni volta che il mio capo provava a installarlo nel Pc».
Il segreto di Tetris è la sua semplicità. Questa è stata il suo ariete per sfondare la cortina di ferro dopo diversi incontri tra Paitnov e imprenditori occidentali, in particolare l’olandese Henk Rogers, che si è assicurato i diritti per la distribuzione su console e che successivamente ha fondato l’azienda The Tetris Company. Una storia raccontata anche nel film del 2023 Tetris, per la regia di Jon S. Baird, con Taron Egerton e Nikita Yefremov nei ruoli di Rogers e Paitnov. A Lucca Paitnov e Rogers sono stati insigniti di un premio alla carriera.
«Sapevo di aver avuto un’ottima intuizione quando ho portato il gioco in Giappone. All’epoca avevo un’azienda di distribuzione lì. E nel reparto di controllo qualità, che testava i giochi, tutti quanti cominciarono a giocare senza sosta», racconta Rogers, 71 anni. «La metà erano giocatrici, non c’erano fino a quel momento giochi pensati anche per il pubblico femminile».
Tetris è attualmente il videogioco più venduto al mondo, con 520 milioni di copie. E detiene anche un Guinness World Record come titolo con più versioni su console, 200 su 70 sistemi tra computer, Game Boy e Nes. Essendo lo scopo del gioco quello di costruire linee precise con i tetramini per poi vederli dissolversi a schermo, il gioco simboleggia la caduta di diverse barriere. Una di queste è stata quella che separava esseri umani e computer, sostiene il programmatore. «Tetris è stato uno dei pochi prodotti russi a diventare così tanto conosciuti durante la Perestrojka. Ma all’epoca non c’era una grande diffusione dei computer in Russia, erano accessibili solo agli scienziati. Era necessario portarli nelle nostre case», racconta Paitnov. «Quindi c’era una grande distanza, anche psicologica, tra il linguaggio delle macchine e quello dei computer. Le persone facevano difficoltà a capirne il funzionamento, ma quando hanno visto questo gioco sullo schermo, questa barriera si è dissolta»
E così fu. Tetris, uscito dall’Unione sovietica, fu un successo fuori controllo. Un fenomeno globale, anche e-sportivo, torneistico. Ha una sua competizione mondiale, il CTWC, cioè il Classic Tetris World Championship, dove si gioca ancora la versione del gioco pubblicata nel 1989 da Nintendo, utilizzando come schermi dei vecchi televisori a tubo catodico, i cosiddetti CRT. E Paitnov conserva ancora uno splendido ricordo del primo torneo ufficiale, al quale hanno partecipato circa una decina di persone in quel di Tokyo, in Giappone. Lì capì che la sua creatura era diventata qualcosa di più di un semplice gioco. «Durante il primo torneo di Tetris, un piccolo fan mi chiese di autografare la sua cartuccia del Game Boy. Ricevuta la firma, ha preso della colla e ha incollato la cartuccia alla sua console, per continuare a giocare solo a quello».
Un’ossessione che ha portato moltissimi giocatori a competere per battere record di punteggi. A detenere ora il punteggio più alto è il quindicenne Alex Thach, detto Alex T, che quest’anno ha vinto il campionato mondiale di Tetris raggiungendo 10milioni di punti. La prima persona al mondo ad aver raggiunto quel risultato. Il giovane Alex T è anche riuscito a “evocare satana”, cioè ad arrivare a un bug di Tetris rarissimo rinominato scherzosamente così dalla community di gioco: “summoning satan”, appunto. Dopo quarant’anni di tetramini, Paitnov gioca ancora con passione a Tetris. Ha fatto altri giochi dopo, come Pandora’s box ed Hexic. Ma si sa, si torna sempre dove si è stati bene. Il gioco gli ha portato fama, una vita agiata, e un’ottima amicizia, dice lui, riferendosi al rapporto con l’imprenditore olandese. «Credo sia meglio avere un gioco incredibile piuttosto che dieci buoni», sostiene Rogers. «E Tetris è un gioco costruttivo, quando completi una linea stai portando ordine nel caos. È il Mickey Mouse dei videogiochi