Corriere della Sera, 2 novembre 2024
Miguel Bosé complottista
Miguel Bosé solleva nuove polemiche, dopo aver detto che il Covid era una farsa per vendere più vaccini, attribuendo l’alluvione ad un complotto. «La gente deve svegliarsi e smettere di pensare che sia dovuto al cambiamento climatico», ha scritto il cantante su Instagram, dicendosi «furioso e pieno di rabbia» per una serie di «pratiche terribili e criminali». Quindi, ha rilanciato la teoria della geo-ingegneria usata come arma di guerra, delle «scie chimiche», secondo cui alcuni governi utilizzano aerei per rilasciare sostanze chimiche in atmosfera, e il «complotto di HAARP». L’High Frequency Active Auroral Research Program è un’installazione costruita nel 1993 in Alaska a fini di ricerca scientifica sulla ionosfera che per i seguaci del negazionismo estremo, con le sue 180 antenne, sarebbe usata dagli Usa per controllare le menti (interferendo con le onde cerebrali), manovrare il clima, causare alluvioni, aurore boreali e terremoti. Come «la palla di fuoco» avvistata nel Mar Nero dopo il sisma del 1999 a Istanbul. Peccato che gli eventi meteorologici, come la Dana, si formino nella troposfera, lo strato dell’atmosfera più vicino alla Terra, tra 0 e 10 chilometri, mentre la ionosfera riunisce gli strati che si trovano al di sopra, tra 60 e 80 km di quota. Sui social, Bosé ha trovato molti seguaci. Come chi afferma che l’alluvione a Valencia è stata «creata» per «rovinare gli agricoltori nel bel mezzo della stagione delle arance e delle verdure» e, così, «aiutare le grandi aziende a impossessarsi di terreni a buon mercato per l’energia rinnovabile». Tra i negazionisti famosi c’è anche Marjorie Taylor Greene, deputata repubblicana dello stato della Georgia, in Usa, che a inizio ottobre ha rilanciato la tesi secondo cui l’uragano Milton era geo-ingegnerizzato. «Sì, possono controllare il meteo», ha scritto Greene su X. Chi sono loro? «Un gruppo di criminali dalla mentalità malvagia», assicura Bosé.