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 2024  novembre 01 Venerdì calendario

Al via il motore di ricerca di ChatGPT

OpenAI ha varato ChatGPT Search, come annunciato a luglio e ribadito durante l’Italian Tech Week. Il nuovo motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale generativa della società co-fondata da Samuel Altman si pone come contraltare di Google e Bing. Un supporto informatico che potrà giovare anche della collaborazione fra OpenAI e il gruppo GEDI, editore de La Stampa e de La Repubblica.Dalla creazione di contenuti grazie agli algoritmi alla ricerca pura dei contenuti, il passo è breve. OpenAI ha presentato l’ultima innovazione capace di rendere più fruibile le domande che gli utenti richiedono sul web. La funzionalità sarà disponibile su chatgpt.com e sulle applicazioni desktop e mobile. Inoltre, come rimarcato dalla società statunitense, tutti gli utenti ChatGPT Plus e Team, così come gli utenti in lista d’attesa per SearchGPT, avranno accesso a questa funzionalità già da oggi. Il programma di rilascio delle funzionalità proseguirà per gli utenti Enterprise ed Edu nelle prossime settimane e per gli utenti Free nei prossimi mesi.Come evidenzia OpenAI in una nota, le interazioni potranno essere più immediate e precise. «Ottenere risposte utili dal web può richiedere molto impegno: spesso è necessario effettuare ricerche multiple e scegliere, tra numerosi link, le fonti più autorevoli e le informazioni pertinenti». Ora però, rimarca la società guidata da Altman, la chat potrà fornire risposte ottimizzate, anche tramite i link diretti verso le testate che interagiscono con OpenAI, in modo da creare una crescita organica del traffico web. In tal senso, «se si pone una domanda in modo naturale e colloquiale, ChatGPT sceglierà con quali informazioni tratte dal web rispondere». Se si cambia il modo di porre le questioni, approfondendo la richiesta, «ChatGPT prenderà in considerazione l’intero contesto della chat per dare una risposta ancora migliore».Per sviluppare search, OpenAI ha collaborato «con fornitori di notizie e dati per aggiungere informazioni sempre aggiornate e nuovi design visual per alcune categorie, come meteo, azioni, sport e notizie». Un modo per mitigare i rischi legati alla disinformazione e alla diffusione di fake news su larga scala anche attraverso i media.In questo contesto, come evidenziato durante l’Italian Tech Week da una nota di GEDI, «la partnership offre a entrambe le società nuove opportunità per ulteriori collaborazioni su funzionalità e prodotti basati sull’AI, migliorando il modo in cui i lettori accedono e interagiscono con le notizie in Italia». Altman, da Torino, aveva sottolineato la bontà dell’accordo: «È importante collaborare con gli editori di tutto il mondo affinché tutti possano avere accesso a informazioni accurate e affidabili nella propria lingua. Questa partnership riconosce l’alta qualità del giornalismo di GEDI e migliora l’esperienza di ChatGPT per milioni di persone in Italia e nel mondo