L’Adige, 1 novembre 2024
La Svi riesce a ottenere il via libera all’abbattimento dei lupi
Il Senato ha infilato nel disegno di legge sulla montagna la possibilità di prevedere piani di abbattimento dei lupi, su base regionale o delle Province autonome. Se questa norma riuscirà a diventare legge, con l’approvazione del testo anche da parte della Camera, per la prima volta, in Italia, come già avviene in Francia, si potrà ridurre il numero dei lupi pur nel rispetto della direttiva europea Habitat che inserisce la specie tra quelle strettamente protette. La novità si deve a un emendamento presentato dal senatore altoatesino Meinhard Durnwalder (Svp) insieme a Luigi Spagnolli e al trentino Pietro Patton del Gruppo per le autonomie, poi sottoscritto anche da Lega e FdI. Stabilisce che ogni anno, il ministero dell’Ambiente, d’intesa con quello dell’Agricoltura, definirà «su base regionale o delle province autonome, il tasso massimo di prelievi tale da non pregiudicare il mantenimento di uno stato di conservazione soddisfacente della specie Canis lupus» cui fare riferimento per le autorizzazioni alle deroghe previste dalla Direttiva Habitat. «Sicuramente positiva – commentano Patton e Spagnolli – è l’approvazione dell’emendamento a prima firma Durnwalder che punta a rendere più agile ed efficace la gestione del lupo, purtroppo farraginosa. Dispiace invece che non siano state accolte altre proposte, a partire da quella sugli spray urticanti per difendersi dall’aggressione degli orsi o per la tutela degli ecosistemi montani».«Avevo proposto un emendamento sugli spray urticanti – spiega il senatore Patton – da mettere a disposizione anche delle guardie venatorie e di tutti coloro che sono in possesso del porto d’armi, visto che si obietta che lo spray è considerata un’arma. Sarebbe stata l’occasione buona – ironizza Patton – per fare contento l’assessore Failoni, che continua a parlare di spray». Invece l’emendamento è stato respinto proprio dalla maggioranza di centrodestra per la contrarietà del Governo.Spagnolli e Patton sottolineano che: «In Trentino gli avvistamenti e le aggressioni da parte degli orsi sono una minaccia alla pubblica incolumità. E il dato del referendum consultivo di domenica scorsa in Val di Sole ben fotografa quanto grande e sentito sia questo problema. Purtroppo però questa legge non affronta o affronta solo superficialmente questi problemi. Sul tema della gestione degli orsi non c’è nulla che vada incontro alle attese dei cittadini». Più in generale il senatore trentino critica la legge sulla montagna proposta dal ministro Roberto Calderoli e approvata dal Senato definendola: «Un’occasione persa. Sulle politiche di coesione sociale, i titoli degli interventi ci sono tutti, ma le risorse esigue e impastate in meccanismi burocratici che ne renderanno pochi o nulli gli effetti. Inoltre la collaborazione con le Regioni e le province autonome è sistematicamente dimenticata, pur sapendo che gli enti locali conoscono meglio i problemi. In sostanza è anche questa una legge centralistica». La legge stanzia infatti solo 100 milioni l’anno. Soddisfazione per l’emendamento sui lupi viene espresso anche dalla senatrice Elena Testor, che sottolinea che è stato sottoscritto da tutto il gruppo della Lega e dice: «Introduce per la prima volta nella legislazione italiana la possibilità di effettuare prelievi dei lupi in misura tale da non pregiudicare lo stato di conservazione della specie, ma utile alla gestione di una presenza sempre più invasiva. Parliamo di una normativa già adottata in Francia, con il via libera della Commissione europea e in linea con la direttiva Habitat».