Il Messaggero, 30 ottobre 2024
Al Troisi di Roma il film introvabile di Sorrentino
Faccio parte della minoranza di quelli che vanno al cinema: mi piace uscire di casa, arrivare in sala, guardare un film con calma, nel buio, e poi davanti a una pizza con gli amici litigare su ciò che abbiamo appena visto. Apprezzo proprio tutto il rituale. Paolo, poi, ha una caratteristica speciale: il suo cinema è sempre interessante. Stimola la curiosità estetica. Ha la capacità di condensare le immagini e un gusto raffinatissimo nella costruzione delle scene. Ha un alto concetto del cinema, Paolo. Di Loro (in basso, una scena con Toni Servillo), che ho visto un paio di volte, ricordo con piacere la scena iniziale: quel folgorante, immaginifico incipit con la pecora. Lui ce l’ha, questa cosa dello sbattere un animale sullo schermo. In Polvere di Napoli di Antonio Capuano, che sceneggiò da ragazzo, faceva apparire all’improvviso sul tetto di un palazzo un elefante e mi pare – un rinoceronte. Per lui è un elemento di gioco: si diverte come fosse un bambino. Quanto alla sparizione del film, praticamente introvabile, l’ho saputo da poco. E non ne vedo la ragione, visto che il protagonista, Berlusconi, è morto, e qui non si intende infangarne la figura. Anzi, io credo che Paolo abbia cercato in qualche modo di raccontarne la mitologia. Recuperarlo in sala è anche per questo una grande occasione.`Cinema Troisi, Via Girolamo Induno, 1. Domenica, ore 9 e 11