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 2024  ottobre 30 Mercoledì calendario

Il giro di soldi del caso dossier non è granché

Ma i soldi? Dove «gira» il denaro in questa storia di spie e spiati? Leggiamo di top manager, ex superpoliziotti, banchieri, rampolli di dinastie miliardarie, grandi aziende. Poi però, stringi stringi, il giro d’affari della squadra incursori sembra poca cosa rispetto ai grandi rischi che si prendono sfidando (o violando) il codice penale. Allora quale è il dividendo? Entriamo (legalmente) nei conti delle società al centro dell’inchiesta milanese, quelle sotto sequestro: Mercury Advisor, Develop and Go ed Equalize, perno del sistema «criminoso». Mercury è strettamente legata a Equalize tanto che condivide gli uffici e in più il suo socio al 40% è l’hacker di punta del team, Nunzio Samuele Calamucci (il 60% fa capo a Massimiliano Camponovo, altro presunto membro dell’«associazione a delinquere»). Il fatturato di Mercury? L’ultimo noto è del 2021: 335 mila euro. La Develop and Go fa capo a Giulio Cornelli (agli arresti domiciliari come Calamucci) e fattura 135 mila euro offrendo servizi a Mercury in un intreccio di affari che si chiude sempre in via Pattari a Milano, sede di Equalize. In pratica gli «stipendi» del tandem Camponovo-Calamucci e di Cornelli corrispondono agli incassi delle loro società. La casa madre Equalize, controllata e gestita dal presidente della Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali (95%) e dall’ex superpoliziotto Carmine Gallo (5%), ha realizzato nel 2023 1,8 milioni di fatturato con 648 mila euro di utile e una Porsche come auto aziendale. Margine notevole, circa 50 mila euro al mese solo per Pazzali. Il pm ha calcolato in 3,1 milioni i profitti illeciti dal 2021. Ma pur sempre numeri da farmacia. Però la riservatezza che sarebbe stata rubata nei telefoni e nei conti delle persone, le preziose informazioni trafugate generano un indotto di potere enorme e i dividendi si staccano con la gestione del potere. Vuol dire andare all’incasso perché è stato vinto un appalto grazie a informazioni riservate (illecite), guadagnare (soldi, poltrone ecc) screditando un «avversa-rio», avvantaggiarsi in qualsiasi settore economico conoscendo in anticipo strategie e mosse del competitor. Sapere è potere ma talvolta è reato.