il Fatto Quotidiano, 29 ottobre 2024
Le ucronie politiche di Travaglio
Facciamo finta che il cranio squarciato come una tela di Fontana e ricucito come una palla da rugby non sia del fratello d’italia Gennaro Sangiuliano e che a ridurlo così non sia stata Maria Rosaria Boccia, celebrata dall’opinionismo progressista come una brillante “imprenditrice” tradita dal maschio cattivo nella sua legittima aspirazione di emanciparsi allargando il giro d’affari al ministero della Cultura. E immaginiamo che il cranio sia di un ministro di centrosinistra e la ferita sia opera di una sorella d’italia, tipo un’isabella Rauti o un’arianna Meloni. Secondo voi, la feritrice continuerebbe a passare per una povera perseguitata, o qualcuno troverebbe due parole per chiamarla col suo nome, smetterebbe di auscultarla come la Sibilla cumana e solidarizzerebbe con la vera vittima?
Facciamo finta che Jeff Bezos, editore del Washington Post, avesse bloccato un endorsement del suo giornale a favore di Trump contro la Harris a una settimana dalle Presidenziali. Secondo voi la stampa democratica di tutto il mondo griderebbe alla censura, al bavaglio, alla fine della democrazia e al fascismo, come sta facendo ora che Bezos ha bloccato l’endorsement del suo giornale a favore della Harris contro Trump? O celebrerebbe l’eroico editore che difende l’indipendenza della libera stampa dalle ignobili pressioni del puzzone dalla chioma pittata?
Facciamo finta che in Georgia, dove la presidente è filo-occidentale e il premier filo-russo (anzi, neutralista fra Est e Ovest), la coalizione della presidente avesse sonoramente battuto alle elezioni il partito del premier col 54% contro un misero 37% e il premier sbaragliato avesse chiamato la gente in piazza per gridare ai brogli, al golpe, alla truffa e per chiedere di rivotare. Secondo voi Usa, Ue e media al seguito avrebbero accusato di golpe la presidente vincitrice o il premier che rifiuta di riconoscere la sconfitta, come invece stan facendo con la presidente sbaragliata che imita Trump e strilla al golpe contro il vincitore?
Facciamo finta che il mega-scandalo dello spionaggio, delle intercettazioni, degli hackeraggi e dei trojan privati, anziché a un uomo del centrodestra come il presidente della Fiera di Milano Enrico Pazzali, girasse attorno a uno qualsiasi del Pd o, peggio, del M5S. Secondo voi il governo e i suoi media non starebbero già ululando come vergini violate per la conferma alle loro trentennali denunce sulla sinistra politico-mediatico-giudiziaria che congiura contro la povera destra indifesa e perseguitata?
E potremmo continuare all’infinito. Sempre più gente non vota e non legge anche per questo: non ne può più di chi dà ragione agli amici che hanno torto e torto ai nemici che hanno ragione.