Corriere della Sera, 29 ottobre 2024
Le star a sostegno di Harris
Nel 2012 un Barack Obama in difficoltà per l’economia in crisi (e qualche promessa non mantenuta) fu trainato dalle performance musicali di Bruce Springsteen e Stevie Wonder negli ultimi comizi prima del voto per il secondo mandato alla Casa Bianca. I due sono in campo anche stavolta per Kamala Harris: Bruce nei comizi (giovedì in Georgia, lunedì in Pennsylvania) mentre Stevie si è esibito alla convention democratica di Chicago. Ma ci sono anche molte altre celebrity che, forse percependo il momento difficile della candidata democratica, non si limitano a endorsement, come quelli di Leonardo DiCaprio, Barbra Streisand, Jennifer Lawrence o Ben Stiller.
La vicepresidente ha bisogno di star power e venerdì sera Beyoncé – che le ha già fornito, con Freedom, l’inno della sua campagna – è salita sul palco di Harris a Houston insieme al 91enne Willie Nelson, leggenda vivente della musica country, mentre qualche giorno prima era stato Eminem, uno che non si espone facilmente, a comparire in un rally a Detroit, la sua città, a fianco a Obama. E dall’entourage dem arrivano voci di una possibile apparizione a sorpresa, in questa ultima settimana di campagna, della più attesa: Taylor Swift. A battere l’America tra comizi e raccolte di fondi elettorali ci sono gli ex presidenti Bill Clinton e Barack Obama e le ex first lady, Hillary e Michelle, ma anche attori come Michael Keaton che ha fatto campagna a Pittsburgh in Pennsylvania, uno degli Stati decisivi, mentre Jeff Bridges spinge i maschi bianchi a votare per una presidentessa di colore.
La prima a scendere in campo era stata la cantante Megan Thee Stallion che partecipò, ancora a luglio, ad Atlanta, in Georgia, al primissimo evento di fundraising. In realtà in un certo senso la palma del primo spetterebbe all’attore George Clooney che a luglio con un suo coraggioso editoriale sul New York Times diede la scossa al movimento che sfociò nella rinuncia di Joe Biden a ricandidarsi.
Poi, alla convenzione democratica di agosto, diedero spettacolo, oltre a Stevie Wonder, John Legend, P!nk, Kerry Washington, Eva Longoria e Oprah Winfrey con un lungo e appassionato discorso.
Anne Hathaway ha sorpreso tutti quando, durante l’evento «Broadway per Harris» si è messa a cantare Somebody to love dei Queen. Mentre Neil Young, oltre a dare il suo sostegno alla Harris, ha diffidato Trump dall’usare le sue canzoni negli eventi elettorali. E, ancora, Usher ha fatto campagna per la Harris in Georgia, mentre la prorompente Lizzo, oltre a indossare le t-shirt della campagna democratica, è andata a Detroit per rimbeccare Trump secondo il quale, in caso di vittoria democratica, tutta l’America diventerà come la metropoli del Michigan (per anni devastata dalla crisi dell’auto ma che si sta riprendendo, ndr).
Infine quelli che hanno messo in rete dei video di sostegno alla Harris, come Cher, Marc Anthony, Finneas e Billie Eilish. Non solo cantanti e attori. Anche scrittori come Michael Connelly e registi: Steven Spielberg tace ma compare nella lista dei miliardari che hanno contribuito più generosamente alla campagna di Kamala.