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 2024  ottobre 28 Lunedì calendario

Pogacar e l’appello per la nipotina

Andare in fuga, specialità di casa Pogacar. Da lontano, con modalità in apparenza folli ma alla fine quasi sempre vincenti. Ma c’è una fuga firmata Pogacar che prosegue da tre anni, ha poco a che fare con il ciclismo di Tadej, fuoriclasse planetario delle due ruote, ma molto con la sua famiglia e, purtroppo, con la cronaca nera.
Era il 3 novembre 2021 quando Julija Pogacar, 13 anni, scomparve assieme alla madre Melisa Smrekar dalla sua casa di Radomlje, a pochi chilometri da Lubiana, in Slovenia, lasciando nella disperazione il padre della bambina, Peter Pogacar, cugino primo di Tadej. A dispetto dei disperati appelli del campione iridato sui suoi canali social e di lunghe ricerche da parte dell’Interpol, della bambina e della madre che se ne andò di casa di notte portando con sé solo i documenti (della donna si sono scoperte numerose identità fasulle per far perdere le tracce) nessuna notizia.
Melisa Smrekar da molto tempo portava avanti una doppia vita, decisamente manipolata da una setta religiosa a capo della quale ci sarebbe Lana Praner, sedicente guru slovena che si dichiara «capace di elevare la coscienza collettiva dei suoi seguaci permettendo loro di raggiungere la pace interiore e l’armonia, collegandosi con mondi fisici e costellazioni planetarie straniere». Secondo gli investigatori Praner, che pur latitante continua a postare i suoi deliri sui social, sarebbe in realtà abilissima a svuotare portafogli, conti correnti e proprietà di chi le crede, venendo convinto a lasciare il mondo civile per vivere nella miseria di una comunità isolata dal mondo.
È in questo contesto che sono scomparse Smrekar e la nipotina di Pogacar. Ora le ricerche sembrano avere una pista più sicura: madre e figlia potrebbero trovarsi in Spagna ed è questo il motivo per cui Peter Pogacar ha fatto un appello ai media iberici, diffondendo numerose foto della bambina, in particolare tramite il popolare quotidiano sportivo Marca. Intervistato proprio da Marca, Peter racconta che «negli ultimi anni molti cittadini sloveni hanno preso la stessa decisione, lasciandosi tutto alle spalle (famiglie, lavoro, casa) per seguire Praner. Attualmente 50 di loro vivrebbero a São Miguel, isola dell’Arcipelago delle Azzorre portoghesi, la maggior parte in povertà per aver donato la totalità dei risparmi a Praner, che vive uno stile di vita lussuoso. Promette loro che saranno i prescelti e che le astronavi verranno a cercarli, portandoli su un altro pianeta dove potranno continuare a vivere, mentre quelli rimasti sulla terra moriranno. Una dei seguaci era anche Andrejka Anderli, che si fece convincere da Lana a trasferirsi alle Azzorre ma presto si rese conto che era una truffatrice e una bugiarda. È riuscita a tornare in Slovenia e mi ha contattato perché voleva aiutarmi nella ricerca di mia figlia Julija».
Dopo una prima localizzazione avvenuta effettivamente alle Azzorre, ora sembra che il quartier generale della setta possa essersi spostato nella Spagna continentale riaccendendo le speranze di Peter Pogacar di poter ritrovare la figlia. Gli investigatori spagnoli sono al lavoro, Tadej riposa dopo una stagione stratosferica, attendendo con ansia notizie della nipotina scomparsa.