Estratto dell’articolo di www.ilfattoquotidiano.it, 28 ottobre 2024
L’EUROPA È IL “PARADISO DEI PARADISI FISCALI” – SVIZZERA, OLANDA, IRLANDA, LUSSEMBURGO E ISOLA DI JERSEY SONO TRA I PRIMI DIECI PAESI AL MONDO “AMICI” DI MULTINAZIONALI, GRANDI IMPRESE, RICCHI PROFESSIONISTI, AFFARISTI E MALAVITOSI CHE VOGLIONO ELUDERE O EVADERE IL FISCO – I PAESI DELL’UE SONO RESPONSABILI DI UN TERZO DEL MANCATO GETTITO FISCALE – E L’ITALIA? SI TROVA ALLA 29MA POSIZIONE... -
L’Europa è il “paradiso dei paradisi fiscali“. Svizzera, Olanda, isola di Jersey, Irlanda e Lussemburgo sono infatti tra i primi dieci Paesi al mondo “amici” di multinazionali, grandi imprese, ricchi professionisti, affaristi e malavitosi che vogliono evadere il fisco. Lo riporta FiscoEquo in un articolo a firma di Luciano Cerasa. I paesi dell’Unione europea sono responsabili di un terzo del mancato gettito fiscale.
La situazione, rispetto al 2021, è peggiorata “grazie”, si fa per dire, all’Irlanda che è entrata nella top ten dei paradisi fiscali. Lo Stato, già considerato un “paradiso” non ha infatti cambiato le proprie leggi anti-abuso fiscale, motivo per cui è rimasto indietro rispetto ad altri paesi.
In testa alla classifica mondiale restano le Isole vergini britanniche, seguite poi dalle Isole Cayman e da Bermuda al terzo posto. Già al quarto troviamo poi uno stato europeo, la Svizzera, seguito da Singapore, Hong Kong, Olanda e Jersey. La new entry Irlanda è al nono posto, mentre il Lussemburgo al decimo. E l’Italia? Il Belpaese si trova alla 29ma posizione della classifica su 70 Paesi che offrono agevolazioni fiscali a non residenti, preceduta da Panama e seguita da Curaçao.
Il nuovo Corporate tax haven index, tramite il quale è possibile stilare la classifica, è stato compilato dall’organizzazione non governativa Tax justice network, che da anni monitora le giurisdizioni fiscali di tutto il mondo e ne valuta gli effetti sull’economia. Secondo gli esperti dell’organizzazione, due terzi delle violazioni fiscali che vengono realizzati ogni anno nel mondo sono commessi da multinazionali che trasferiscono i loro profitti all’estero. [...]
Secondo lo studio di Tax justice network attraverso i primi dieci paesi della classifica transita il 44,6% degli investimenti esteri diretti effettuati dalle multinazionali nei 70 Stati monitorati. Si tratta di fondi “fantasma” che transitano senza lasciare impronte nei conti degli Stati di provenienza e di destinazione. Tax justice network ha calcolato che le 70 giurisdizioni considerate nel Corporate tax haven index rappresentano l’86,67% di tutti gli investimenti diretti esteri globali. Gli Stati Uniti hanno la quota più grande con il 13,5%, seguiti dai Paesi Bassi con il 9,6% e dal Lussemburgo con il 7,6%.
I primi tre paesi della classifica, cioè le Isole vergini britanniche, le Cayman e Bermuda restano i peggiori alleati per le casse pubbliche degli altri paesi. I tre paradisi fiscali hanno infatti ottenuto i peggiori punteggi possibili in tutti i 18 indicatori utilizzati.
Le isole vergini britanniche e le Cayman non prevedono imposte sulle imprese mentre Bermuda prevedono una leggera tassa minima che si applica solo alle imprese che fanno parte di una multinazionale con almeno 750 milioni di euro di fatturato consolidato. [...]