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 2024  ottobre 27 Domenica calendario

Grillo rivendica il diritto all’estinzione del M5s

Roma – Torna in video per recitare il de profundis al Movimento 5 stelle: «Non c’è più, è evaporato. Da creatore rivendico il mio diritto alla sua estinzione». Beppe Grillo sceglie il giorno del silenzio elettorale nella sua Liguria (dove si vota oggi) per rispondere al leader che due giorni fa ha annunciato la fine del rapporto contrattuale che legava il garante alla sua creatura di un tempo. Grillo nel video lancia due messaggi: non ha alcuna intenzione di mollare la battaglia legale sul simbolo, che considera suo, e sembra pronto a scendere nuovamente in campo.Il fondatore del Movimento si prende due giorni di tempo dopo l’annuncio dello stop alla consulenza da 300 mila euro. «Danneggia la nostra immagine anziché sostenerla» aveva detto Conte giustificando il mancato rinnovo dell’accordo.Ieri sul suo blog Beppe Grillo pubblica uno dei suoi video con frasi al vetriolo contro l’ex premier e lo fa prendendo spunto sia dalla conclusione della fase di consultazione dei saggi in vista della costituentedi novembre, sia dalle anticipazioni del puntuale libro natalizio di Bruno Vespa che contiene una intervista a Conte a dir poco critica nei confronti del fondatore: «Anche Vespa si inserisce in questa liturgia terrificante di avvocati e notai, che già leggere un libro di Vespa è perversione, figurarsi esserci messo dentro con un’intervista», dice Grillo. Poi l’attacco al comitato dei saggi che farà le proposte per il nuovo statuto: «Da garante ho chiesto lumi sull’iter per la costituente – dice – la risposta mi è stata data da un notaio, nominato, venuto fuori con un video in cui dice che io non conto nulla. Se vogliamo essere sobri e anche un po’ intelligentisi capisce che c’è qualcosa che non va».Grillo sceglie di intervenire, e non a caso, alla vigilia del voto per le regionali in Liguria anche per bocciare la scelta di sostenere Orlando perché «imposta»: «Anche queste elezioni – dice – con i nostri candidati che appoggiano l’area progressista di sinistra: ma chi li ha votati? C’è stata una votazione dal basso? No, sono stati catapultati dall’alto. I soliti giochi della vecchia politica». Quindi dopo aver demolito il leader Conte («L’innominato», «Il mago di Oz», lo chiama) e bocciato Orlando, definisce ormai «conclusa» l’esperienza del Movimento per come era nato e invital’ex premier a farsi un suo partito: «Quando vedo questa bandiera dei 5 stelle, con davanti il mago di Oz che parla di democrazia diretta, mi viene un buco nello stomaco. Lui si può fare il suo bel partito con i suoi 22 mandati. Può arrivare all’8 per cento e poi magari se va da Piero Fassino e si fa fare una profezia può arrivare anche al 15». Quindi, ventila la possibilità che nasca qualcosa di nuovo: «Il Movimento non c’è più, ma so che non è biodegradabile, è compostabile. Contiene ancora l’humus. Io sono vecchio, posso essere passato di moda, però dentro ci sono idee meravigliose. Noi invece oggi abbiamo candidati trapassati, tra il passato e il trapassato». In serata Conte replica al monologo di Grillo: «Il Movimento è più attivo che mai e c’è una notizia importante – dice – è iniziata l a seconda fase del processo costituente. Ci sono tantissimi nostri iscritti che stanno contribuendo a portare proposte e idee. Siamo vivi e guardiamo al futuro». Ma il colpo del fondatore è difficile da incassare.