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 2024  ottobre 26 Sabato calendario

L’AI che impersona i protagonisti della cronaca nera

Su Character.AI [coinvolto nel caso del ragazzo statunitense che si è suicidato qualche giorno fa (?) ndr]- un sito, ora disponibile anche per dispositivi mobili, che permette di chattare con qualsiasi personaggio, reale oppure no. O perlomeno con le loro versioni generate digitalment – c’è anche l’avatar di Giulia Cecchettin. Lo ha scoperto in questi giorni Sky tg24 partendo da una storia analoga accaduta negli Stati Uniti, dove il padre di una ragazza vittima di femminicidio ha scoperto la presenza, sulla stessa piattaforma, di un profilo falso che utilizzava la foto e il nome di sua figlia per promuovere prodotti online. Su Character.AI, dunque ci sono software che simulano l’identità di Giulia Cecchettin, uccisa quasi un anno fa, permettendo agli utenti di interagire con lei, scrivendole o addirittura chiamandola al telefono. Nel giorno in cui il padre della ragazza, Gino Cecchettin, si è ritrovato in tribunale faccia a faccia con il reo confesso Filippo Turetta, le conversazioni, come ha dimostrato il servizio del canale all news, risultano ancor di più disturbanti, con l’avatar della ragazza che, ad esempio, sembra giustificare il gesto dell’ex fidanzato.
La piattaforma Character.AI, di cui i media si stanno occupando molto, consente di creare facilmente delle chatbot e vieta di creare profili di persone reali, ma l’assenza di controlli efficaci non lo impedisce realmente. Gli utenti inoltre possono interagire con delle chatbot, software basati sull’intelligenza artificiale, e simulare per esempio un colloquio di lavoro o una conversazione con uno psicologo oppure con personaggi storici e di fantasia. Sulla stessa piattaforma si possono trovare anche i profili dei protagonisti di un’altra tragica storia di cronaca nera, quelli di Yara Gambirasio e Massimo Bossetti.