Libero, 25 ottobre 2024
A CityLife 15 mila euro all’anno di spese condominiali
Misterioso furto a City Life. Nella notte tra lunedì e martedì alcuni ladri sarebbero riusciti a mettere a segno un colpo davvero clamoroso in uno dei lussuosi palazzi del quartiere. L’ufficio stampa dei Carabinieri conferma l’intervento del Nucleo Radiomobile per un furto ma non rilascia ulteriori dettagli. Normale amministrazione, si potrebbe pensare, non fosse che fin da subito tra i residenti hanno cominciato a circolare strane voci. Obiettivo dei ladri non sarebbero stati contanti o preziosi – raccontano i condomini – bensì dei computer contenenti dati sensibili di alcuni residenti vip oltreché i prezzi delle case ed eventuali canoni d’affitti.
Notizie tutte da confermare ma è chiaro che il pissipissi ha creato un certo scompiglio nella zona alla moda, nota per ospitare cantanti, calciatori e personaggi dello spettacolo come la Ferragni. La versione più diffusa tra i frequentatori del quartiere Fiera racconta che i ladri sarebbero arrivati sul posto la sera del 21 ottobre verso le 22, e dopo aver perlustrato la zona ed essersi assicurati di poter procedere tranquilli avrebbero rotto una finestra e si sarebbero introdotti all’interno del palazzo. Una volta dentro avrebbero sottratto i computer e si sarebbero dati alla fuga. C’è chi ha pensato che si tratti di professionisti e che si siano mossi a colpo sicuro. Sapevano cosa cercavano e dove trovarlo. Nonostante il palazzo in cui i ladri si sono introdotti sia molto ben sorvegliato i malviventi sarebbero riusciti a non farsi sorprendere dalle guardie che di solito presidiano l’ingresso.
C’è chi suppone abbiano usato una «tecnologia avanzatissima». Altri invece parlano semplicemente di una sedia usata per arrampicarsi e di vetri di una finestra rotti, sottolineando che quella sera non solo l’allarme ma anche le telecamere della palazzina sarebbero state fuori uso. Circostanze, lo ribadiamo, che se confermate renderebbero la vicenda ancora più intricata tanto che in molti giurano di avere visto in azione addirittura la polizia scientifica intenta a rilevare delle impronte.
Nel bailamme fioccano anche accuse all’amministrazione condominiale accusata di non avere avvertito gli inquilini di quanto accaduto nemmeno con una mail. Al momento non si sa esattamente come siano andate le cose. Certo è che in zona tutti ne parlano.
Un residente racconta di essere andato ad abitare in quel palazzo per questioni di sicurezza. «La mia privacy personale e quella della mia famiglia per me sono la priorità», spiega, «per questo ho accettato di pagare 15 mila euro di spese condominiali all’anno». E mentre i tanti interrogativi su questo misterioso furto attendono ancora una risposta, almeno una certezza c’è. Lunedì vi sarà una riunione di consiglieri nella quale si chiarirà con l’amministratore del palazzo quanto è accaduto e le possibili conseguenze.
Intanto l’episodio ha acceso di nuovo i riflettori sul tema della sicurezza in città. Non solo nelle periferie ma nei quartieri più centrali e rinomati come CityLife, protagonisti di violenze e ruberie ormai quotidiane: «La giunta continua a sottovalutare il problema sicurezza», ha detto Francesco Rocca, consigliere comunale in quota Fdi. «Se anche quartieri come CityLife registrano atti criminosi di questo tipo significa che la politica di Palazzo Marino è sbagliata», spiega Rocca. «Un fatto grave per una città che voglia dirsi autenticamente europea».