L’Adige, 20 ottobre 2024
Va a funghi e viene aggredito dall’orso
Era nel bosco, a poca distanza dalle prime case e dal paese, in cerca di funghi. Una normale passeggiata a metà pomeriggio di un piovoso sabato per un trentatreenne, originario del Piemonte, ma trasferitosi in zona con la famiglia e al lavoro da qualche tempo come operaio comunale. Poi, improvvisa, l’aggressione: un orso l’ha colpito alle spalle una prima volta, facendolo cadere a terra. Poi una seconda breve colluttazione e infine l’uomo è riuscito a fuggire. L’episodio è avvenuto poco dopo le 17, nel territorio comunale di Bleggio Superiore, sotto il passo del Durone tra Rango e Cavaione: la persona era a funghi nel “bosco dell’impero”, vicino al centro residenziale Imperial Wood. Diciamolo subito: le ferite non sono fortunatamente gravi, ci sono stati graffi (profondi e dolorosi, da orso insomma) alla schiena e alle braccia, ma dal punto di vista sanitario la situazione non è preoccupante. L’uomo, infatti, dopo lo scontro è tornato a piedi fino in paese e ha dato l’allarme. Si è recato poi in ospedale a Tione e, dopo essere stato curato, è rientrato in autonomia a casa. Insomma, un grande sospiro di sollievo. «Voglio subito esprimere la vicinanza all’uomo aggredito», sospira l’assessore Roberto Failoni, che è stato subito informato dei fatti e ha a sua volta allertato i sindaci e le autorità della zona, oltre a seguire le fasi successive con l’intervento della forestale. Poi aggiunge: «Il pericolo grandi carnivori non è uno scherzo. Servono, purtroppo, provvedimenti severi. La vita delle nostre persone, dei turisti, degli operatori non può essere in pericolo come avvenuto ancora oggi». Ancora: «Prima di tutto l’episodio va ricostruito bene e con grande attenzione». E poi si agirà di conseguenza. Anche se prima l’animale va identificato. «Nella primissima fase ci siamo concentrati sul riuscire ad avere il maggior numero possibile di elementi genetici, per provvedere a un’identificazione dell’esemplare nei tempi più brevi possibili. Tuttavia non si tratta di un’operazione facile per via della pioggia». Acquisiti prima (soprattutto dai vestiti della vittima) e analizzati poi i vari campioni genetici, si procederà a identificare l’orso. «In quella zona non avevamo episodi di animali confidenti, quindi al momento non ci sono “sospetti"», aggiunge ancora l’assessore Failoni. Che commenta anche un aspetto decisamente inquietante dell’episodio: l’aggressione è avvenuta a ridosso del paese e delle prime case, non certo in una sperduta zona di alta montagna. «In questo periodo dell’anno, prima del letargo, gli animali scendono più a valle, abbassandosi di quota». Anche se in questa fase autunnale i plantigradi si preparano al letargo, va ricordato che negli ultimi anni sono stati registrati avvistamenti anche durante l’inverno, a causa del cambiamento climatico e delle temperature sempre più miti. Tornando ai fatti, la strada, una volta eseguite le doverose indagini, è comunque segnata: la stessa Provincia, in serata, con un comunicato ha sottolineato che «i reperti genetici lasciati sui vestiti potranno essere utili all’identificazione del grande carnivoro al fine di procedere con il provvedimento di rimozione previsto dal Pacobace per gli orsi riconosciuti come pericolosi».
(di Giuliano Beltrami) iCome movimentare un territorio in un tranquillo sabato sera. Il fattaccio accade nel tardo pomeriggio, ma non sono in tanti a saperlo, fino all’arrivo delle tenebre ed allo spargersi delle voci. Poi si comincia a parlarne ed è fatta. Come sempre nei paesi, si cercano testimoni: se non oculari perlomeno auricolari.Chi è oculare è Luca Brochetti, guardacaccia al quale un paesano indirizza il giovane aggredito dal plantigrado che si era rivolto a lui dopo il cattivo incontro.«Sì - racconta Brochetti - il ragazzo è venuto a casa mia e mi ha mostrato la schiena graffiata. Io gli ho consigliato di andare al Pronto soccorso, perché comunque i graffi ci sono e vanno controllati».E ci è andato? «Se le devo dire la verità non lo so», risponde il nostro interlocutore. Sorridiamo e facciamo notare: ma come non lo sa? «Davvero, non lo so se sia andato al Pronto soccorso. Da quando è andato via da casa mia non l’ho più visto». Quindi niente ambulanza, niente ricovero d’urgenza... «No, niente di grave, almeno a quanto è parso a me».Versione confermata da Flavio Riccadonna, sindaco di Bleggio Superiore, di cui Rango e Cavaione sono frazioni insieme al Bosco Imperiale, dove l’orso ha steso il ragazzo, peraltro andandosene poi per la sua strada.Domanda d’obbligo: l’orso è merce rara da quelle parti, o? «Ce n’è più di uno che gira - risponde Luca Brochetti - e sono segnalati. La zona di San Martino è assai frequentata dagli orsi». Però finora non era successo niente... «No. Incontri occasionali ce ne sono stati, ma non hanno mai fornito ragioni per essere raccontati»