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 2024  ottobre 19 Sabato calendario

MARGHERITA E JOHN ELKANN, IN GUERRA TRA LORO, SAREBBERO SOCI (SENZA SAPERLO) NEI PARADISI OFFSHORE - LO CERTIFICA UNA SENTENZA DI UN TRIBUNALE DEL LUSSEMBURGO – I PANAMA PAPERS PIAZZANO ANCHE MARGHERITA NEI SEGRETI ESOTICI DEI CAPITALI OFFSHORE, CON UNA "UNA PIRAMIDE DI ALMENO CINQUE SOCIETÀ ESTERE, CON SEDI DAL DELAWARE ALLE ISOLE VERGINI, TUTTE ANONIME" - LA RIVELAZIONE DELL’ESPRESSO SU NUOVE SOCIETA’ OFFSHORE CHE RISULTANO COLLEGABILI A JAKI. LA PIÙ INTRIGANTE È LA FANCYDANCE TRADING INC - LA DIFESA: “NULLA DI ILLEGALE”

Estratto da www.calcioefinanza.it Dai Panama Papers emergono nuove società offshore che risultano essere collegabili a John Elkann. Si tratta – scrive il settimanale L’Espresso in un lungo articolo – di compagnie anonime collocate nei più rinomati paradisi fiscali, diverse dalle società estere già identificate e menzionate negli atti giudiziari dell’indagine di Torino sulle presunte frodi fiscali imputate all’attuale numero uno del gruppo Exor e presidente di Stellantis.

I documenti scoperti da L’Espresso svelano un’altra parte, segreta fino a oggi, delle tesorerie esotiche ereditate da John e dai suoi fratelli, Ginevra e Lapo. La più intrigante di queste compagnie ha un nome fantasioso, Fancydance Trading Inc: è una società a tassazione zero con sede alle British Virgin Islands.

La Fancydance è una società totalmente anonima. A schermare l’ignoto proprietario è Johannes Matt, che lavora in Lichtenstein e viene indicato negli atti giudiziari italiani come fiduciario della famiglia Agnelli-Elkann. Si tratta della stessa persona che gestiva almeno un’altra offshore, sempre alle Isole Vergini, che custodiva soldi della nonna di John Elkann.

Il capitale sociale di Fancydance è diviso in diecimila azioni, che non hanno un valore nominale prefissato, per cui può fluttuare nel tempo. Sempre nel 2012, tutte le azioni passano a un fondo estero, chiamato Conegliano Private Equity. Otto mesi dopo, nel 2013, vengono trasferite in un’altra cassaforte finanziaria del Liechtenstein, denominata Bendel Fund. Entrambi i fondi portano ancora una volta a John Elkann.

Le carte non specificano l’attività della Fancy dance. Di sicuro investe parecchio danaro, se si considera che il sotto-fondo controllato dagli Elkann dichiara, nel 2017, di attribuire un valore di 92mila euro a una quota di appena lo 0,04% della società, che dovrebbe quindi avere un patrimonio netto di 231 milioni. Una cifra che appare confermata fino al 2019, quando la famiglia disinveste sia da Fancydance sia dai fondi di private equity Conegliano e Bendel, quelli che ne erano stati azionisti.

Contattato da L’Espresso, l’ufficio stampa di John Elkann ha confermato questa ricostruzione, sottolineando che lui non ha commesso alcun illecito. Fancydance Trading Inc rientra nelle partecipazioni di un fondo d’investimento che i fratelli Elkann hanno regolarmente inserito nelle loro dichiarazioni fiscali dall’anno del decesso della nonna Marella Caracciolo Agnelli (2019). I fratelli hanno regolarmente adempiuto ai propri obblighi dichiarativi su ogni partecipazione detenuta, è la risposta integrale.

I Panama Papers rivelano l’esistenza anche di altre compagnie offshore finora sconosciute. Vilanda Capital Limited è il nome originario di una società delle solite Isole Vergini Britanniche controllata da Margherita Agnelli, la figlia di Gianni e Marella. Tra i suoi documenti, c’è anche una delle prime cause civili intentate da Margherita contro i tre figli. Quella vertenza riguarda una piramide di almeno cinque società estere, con sedi dal Delaware alle Isole Vergini, tutte anonime.

Margherita Agnelli ha acquisito il controllo della capogruppo nel 2004, dopo la morte del padre e il successivo accordo ereditario (poi rinnegato) con la madre. I suoi legali contestano di aver scoperto che una società cassaforte, chiamata Buckingham Talcott Inc, è stata liquidata e tutti i suoi beni sono stati assegnati alla Exor, accusata di aver tenuto nascoste quelle carte. Il tribunale respinge le richieste della Vilanda, spiegando che la liquidazione era stata decisa dagli azionisti dell’epoca di comune accordo.

Nel dicembre 2022, Margherita Agnelli è tornata poi a denunciare John, Lapo e Ginevra Elkann, questa volta alla Procura di Torino, accusandoli di avere nascosto all’estero una grossa parte dell’eredità, attraverso i trust delle Bahamas (e finti regali di gioielli milionari della nonna) e di avere così frodato anche il fisco italiano. Adesso i giudici italiani, per la prima volta, le danno ragione, almeno per ora. Beninteso: in attesa dei futuri processi, John Elkann e tutti gli altri indagati vanno considerati innocenti.

I SEGRETI DEGLI AGNELLI: MARGHERITA E JOHN ELKANN SOCI (SENZA SAPERLO) NEI PARADISI OFFSHORE Andrea Monticone per www.torinocronaca.it

Nel complesso gioco dell’Eredità Agnelli capita anche che madre e figlio, Margherita e John Elkann, in guerra tra loro, siano soci senza praticamente saperlo (o meglio: uno di loro non lo sapeva...). E una sentenza di un tribunale del Lussemburgo certifica di questa curiosa disputa nella disputa.

Alla fine sembra questa la rivelazione più succosa dello scoop annunciato dal settimanale L'Espresso sull'Eredità Agnelli e il tesoro all'estero. "Nuova società offshore, finora sconosciute, che risultano essere collegabili a John Elkann" scrive il settimanale che fu già di proprietà del Gruppo Gedi, ossia di Elkann stesso, riguardo documenti dei Panama Papers, l'inchiesta internazionale compiuta da un pool di giornalisti a partire dalla "cassaforte" dello studio Mossack Fonseca a Panama.

Nella realtà i nomi citati - Joahnnes Matt e Christian Bolleter - di due uomini di fiducia di John Elkann compaiono già negli atti del sequestro di 74,8 milioni di euro disposto dalla Procura di Torino nei confronti di John, Lapo e Ginevra Elkann, indagati per truffa ai danni dello Stato ed evasione fiscale in merito al patrimonio ereditato dalla nonna Marella.

Tra cui i fondi custoditi da una società con sede nelle Isole Vergini Britanniche - Paese a tassazione zero -, la Fancydance Trading Inc. Rappresentante della società è lo studio Tremaco in Liechtenstein, già noto in questa vicenda, con direttore Bolleter. Mentre Matt sarebbe il fiduciario che ha "schermato" la proprietà della Fancydance. Da cui, nel 2012, tutti i capitali - secondo i Panama Papers Marella Agnelli aveva un patrimonio personale di 5,8 miliardi di euro, di cui circa 900 milioni sono stati rintracciati all'estero e 230 sarebbero quelli riconducibili alla Fancydance e passaggi successivi - passano al fondo Conegliano, da qui al Bendel Fund in Liechtenstein. "Nessuna irregolarità" e tutto assolutamente denunciato al Fisco, alla morte di Marella nel 2019, garantisce un portavoce degli Elkann.

Questa "rivelazione" potrebbe ora interessare la Procura di Torino, come nel 2016, ai tempi della prima parte delle rivelazioni dei Panama Papers, quando emersero i nomi di undici torinesi, ma non gli Agnelli-Elkann, e proprio in quell'anno l'Espresso era diventato di proprietà di Gedi. Perché anche questa società si inserisce in quel quadro di beni e fiduciarie di cui Margherita Agnelli dopo l'accordo con la madre Marella, in cui rinunciò a tutte le quote societarie ereditabili in cambio di un miliardo e 200 milioni, sostiene di essere stata all'oscuro.

Eppure proprio i Panama Papers piazzano anche a lei nei segreti esotici dei capitali offshore, con una "una piramide di almeno cinque società estere, con sedi dal Delaware alle Isole Vergini, tutte anonime". Dopo la morte del padre Gianni Agnelli - i cui beni esteri sarebbero transitati in due fondi, già noti, Providence I e Providence II -, lei avrebbe ereditato la capogruppo di queste cinque società, la Vilanda. Ma i suoi legali, in una causa in Lussemburgo contro i tre figli, avrebbero trovato una tale Buckingham Talcott Inc, messa in liquidazione e i beni trasferiti alla Exor Group, nascondendolo alla Vilanda. Ma la risposta dei giudici è che la liquidazione sarebbe avvenuta per decisione "degli azionisti di comune accordo". Ergo, tramite Vilanda, lei stessa che ignorava di essere socia del figlio?