Il Messaggero, 19 ottobre 2024
Il bagaglio in stiva adesso costa meno che in cappelliera
Sono cambiate drasticamente le politiche delle compagnie aeree sui bagagli. Soprattutto le low cost hanno frantumato quello che un tempo era un dogma: imbarcare il bagaglio in stiva in passato costava di più, molto di più, rispetto alla scelta di portarsi il trolley a bordo, nella famose/famigerate cappelliere. Ora sta avvenendo il contrario ed è sufficiente fare qualche simulazione di acquisto di un volo con un paio delle compagnie a basso costo più popolari per scoprirlo. Non solo a volte la voce bagaglio pesa maggiormente sul conto finale rispetto al costo del semplice biglietto (questa non è una novità), ma il trolley in stiva, dunque consegnato al banco check in, costa meno dell’opzione con lo stesso trolley a bordo. Ad esempio su un Roma Madrid il bagaglio grande a bordo costa 23 euro, in stiva 21. Su un Roma Vienna con un’altra compagnia il rapporto è di 32 euro rispetto a 20. Come mai? Le ragioni sono sostanzialmente due: le compagnie hanno capito che i passeggeri, per evitare l’attesa davanti al nastro che restituisce il bagaglio ma anche per non rischiare che il trolley venga smarrito, preferiscono l’opzione del bagaglio nella cappelliera. E dunque sono disponibili a pagare di più. Inoltre, la corsa agli spazi delle cappelliere, per quanto contingentati, rischia di diluire i tempi tra imbarco e decollo. E per le low cost ogni minuto perduto in pista è prezioso.