Il Messaggero, 19 ottobre 2024
L’Italia è il terzo paese con più ascensori al mondo
L’Italia è uno dei paesi col maggior numero di ascensori al mondo, dopo Cina e Spagna, ma certe invenzioni, con il tempo, diventano familiari e l’educazione passa in secondo piano. Le prime piattaforme dotate di corde, sollevate da animali e persone, sono state progettate dagli antichi egizi per costruire piramidi o templi. Nel XIX secolo arrivano gli ascensori con i motori a vapore mentre, nel secolo scorso, erano gestiti da un ragazzo che schiacciava i bottoni. Indimenticabile il volto del lift-boy in Pretty Woman. Ora siamo autonomi, e passerete per maleducati se vi precipitate a chiudere le porte vedendo arrivare una persona. Se scorgete l’abitacolo affollato, lasciate andare la corsa e aspettate la successiva. È questione di poco. I signori sono tenuti a levarsi il cappello, come sempre al chiuso. E figuriamoci il casco, che va tolto anche nei negozi. Oltre a farvi diventare una macchietta, vi fa passare per poco educati.Torniamo all’ascensore. Date la precedenza a persone che hanno carichi pesanti o con problemi fisici. O gioie, come le donne in stato interessante. La nostra cultura suggerisce che non diate le spalle alle altre persone per cui, se lo spazio lo permette, allineatevi lungo il perimetro dell’abitacolo. Non cantate o fischiettate e nemmeno mangiate. È garbato non guardarsi i piedi o volgere gli occhi al soffitto. Tantomeno immergere il volto nel proprio o altrui cellulare. L’argomento vincente, una volta entrati e fatto un cenno di saluto, è il meteo. Come resistere! La persona più vicina alla pulsantiera, chiede al coinquilino temporaneo il piano dove desidera andare e digiterà per lui. Se lo spazio è stretto, chi è più vicino alla porta, esce momentaneamente per liberare la via, per poi rientrare e raggiungere il piano desiderato. Al termine dell’"ascensione” (da non confondere con quella di imperitura memoria) o discesa, ripetete il cenno di saluto.