Il Messaggero, 19 ottobre 2024
Discoteca chiude una sala a chi ha più di 25 anni
Se i giovani chiedono di chiudere le porte della discoteca agli adulti. La storia arriva da Spresiano, in provincia di Treviso, dove in questi giorni la discoteca Odissea – un crocevia della musica del comune di 12 mila abitanti, dove negli anni sono passati Bob Sinclar, Fedez, Paola e Chiara, i Lunapop di Cesare Cremonini – si è ritrovata al centro di una polemica che ha risollevato una questione sempre attuale: l’eterno conflitto generazionale. Il polverone l’hanno sollevato alcuni frequentatori “over” 40 del locale, che sui social si sono lamentati per essersi visti negare l’accesso alla sala principale della discoteca, l’Anima, quella dedicata alla musica commerciale e dove ci si scatena sulle note dei successi del momento. Il motivo? La sala era «riservata» ai ragazzi e alle ragazze di età inferiore ai 25 anni.Apriti cielo. Sui social c’è chi ha fatto la voce grossa e ha preteso il rimborso del biglietto, sostenendo di aver pagato la tariffa intera salvo poi scoprire di non poter accedere all’Anima, la sala più ambita e frequentata del locale. «Avete blindato la pista senza far passare le persone più adulte», si è sfogato sui social un frequentatore del locale. «I ragazzi si lamentano di noi “anziani” che andiamo a ballare da loro, ma si potrebbe dire altrettanto di loro giovani che vengono nelle nostre sale ubriachi a fare casino», ha aggiunto un altro utente. Le polemiche sono montate a tal punto da spingere i gestori del locale a chiarire quanto accaduto: «Non c’è un regolamento di divisione delle sale in base all’età. Semplicemente è stata una decisione presa negli ultimi due fine settimana in occasione di eventi organizzati in collaborazione con giovani promoter e rivolti principalmente ai diciottenni – ha spiegato il titolare dell’Odissea, Giannino Venerandi, un’istituzione del comune in provincia di Treviso proprio come la discoteca, che lo scorso anno ha tagliato il traguardo dei trent’anni di attività – i ragazzi hanno chiesto di tenere lontani gli adulti che talvolta li osservano mettendoli a disagio».Le segnalazioni sono arrivate soprattutto dalle ragazze, che in più di qualche occasione hanno riferito di essersi sentite addosso gli occhi di qualche «guardone». E così i giovanissimi hanno chiesto di ballare hit come Sesso e samba di Tony Effe e Gaia (il rapper romano sarà peraltro ospite dell’evento di Halloween organizzato dalla discoteca, il 31 ottobre), 30°C di Anna, Come un tuono di Rose Villain e Guè, Paprika di Ghali e gli altri successi del momento più streammati dalla Generazione Z senza avere adulti intorno. Rivendicando quello spazio come proprio: «È stato moderatamente filtrato il passaggio di persone fra la sala denominata Anima e le altre situazioni del locale, al fine di garantire serenità al diverso pubblico nella sua totalità – hanno aggiunto i gestori – è una strategia che abbiamo già attuato in passato esclusivamente in occasione di eventi specifici, con l’obiettivo sempre raggiunto di tutelare tutti i partecipanti delle nostre serate, i quali presentano talvolta abitudini e comportamenti diversi».Meglio che ritrovarsi a rispondere a dei veri e propri interrogatori, come accaduto ai frequentatori di un locale di Lincoln, nel Regno Unito, lo scorso settembre, quando alcuni adulti di sesso maschile sono stati presi da parte dallo staff dell’Engine Sheld, dove avrebbe dovuto esibirsi la band rivelazione tutta al femminile delle Last Dinner Party (saranno in Italia il 14 novembre al Teatro Regio di Parma): «Da quanto le segui? Qual è la tua canzone preferita?», sono state le domande rivolte dallo staff, intenzionato a stanare eventuali malintenzionati dopo «problemi sorti a precedenti concerti delle Last Dinner Party».I gestori dell’Odissea di Spresiano per placare le polemiche degli over 40 scoppiate sui social hanno pure pubblicato una lunga nota sui canali ufficiali della discoteca: «Se questo processo ha urtato la sensibilità di qualche singolo cliente ce ne scusiamo, facciamo del nostro meglio per migliorare ogni weekend. Odissea promuove il valore del divertimento sicuro nel rispetto di ogni persona, aspetti a cui vengono dedicati campagne di sensibilizzazione e sforzi continui all’interno del locale, fra cui il presidio di operatori qualificati per la sicurezza». L’Odissea, ha chiosato il titolare, è un locale per tutti: «Da oltre 30 anni ci impegniamo nel far divertire avventori di tutte le età».