il Giornale, 19 ottobre 2024
Giochi Preziosi produrrà giochi per animali
Cucce artigianali e collari preziosi accanto a Cicciobello e Gormiti. Giochi Preziosi dedicherà un nuovo brand, e una nuova linea, ai giochi per animali, gatti e cani in testa. «Entriamo in punta di piedi, ma potremmo anche dire con passo felpato, in un nuovo segmento di mercato», annuncia al Giornale Marco Lischetti, ad del gruppo presieduto da Enrico Preziosi che nell’Italia del boom demografico ha fatto la storia del giocattolo degli ultimi 50 anni. «Il nuovo progetto nasce dall’evoluzione socio demografica in corso, la bassa natalità e la crescente diffusione degli animali domestici sono fenomeni da non sottovalutare», racconta l’ad spiegando «che si tratta di un nuovo orizzonte per il gruppo che punta a cogliere così l’importante ed innegabile opportunità che si presenta nei prossimi anni».
È un fatto che nelle famiglie italiane la media dei figli sia appena sopra a 1 mentre gli animali definiti «d’affezione» cresca giorno dopo giorno. In Italia ci sono ben 65 milioni di animali domestici (8,8 milioni di cani e 10,2 milioni di gatti), 5 milioni in più del periodo pre pandemia. Si tratta a tutti gli effetti di nuovi membri della famiglia che vengono sempre più «umanizzati» per molteplici ragioni sociali. Il potenziale bacino di nuovi clienti amanti dei «pelosetti» a quattro zampe riguarda il 40% delle famiglie, circa 12,2 milioni che hanno in casa almeno un animale domestico. Il nuovo brand che si chiamerà «Preziosi Pet» sbarcherà nei prossimi giorni sul mercato e sarà composto da prodotti di nicchia, una linea di alta gamma e qualità: tiragraffi, cucce, medagliette personalizzabili in negozio, collari charm oro e argento, ciotole funzionali e di design, peluches.
«La società, che ha una produzione esternalizzata nel Far East, ritrova con la linea Preziosi Pet anche una produzione più a chilometro zero: alcune linee di prodotto, come le cucce, saranno realizzate da ditte artigiane selezionate». Quanto alla diffusione, «il nuovo brand, che inizialmente affiancherà negli store del gruppo i giochi per bambini, potrebbe però presto trovare spazio anche nella grande distribuzione o avere negozi dedicati» aggiunge l’ad.
Una cinquantina di punti vendita se consideriamo anche i «nuovi» punti vendita di Hamley.
Solo nella grande distribuzione, nel 2023, i giochi per animali hanno raggiunto un giro d’affari di 85 milioni. «L’azienda ha messo in conto uno sviluppo di iniziali 1-2 milioni di ricavi», ma ipotizzando ben altri scenari di crescita. D’altra parte la pet economy vale miliardi: gli analisti stimano che il mercato dei prodotti e dei servizi legati al mondo pet passerà dai 232 miliardi di dollari del 2020 a 350 miliardi nel 2027. «Il nostro obiettivo conclude l’ad è quello di cavalcare l’acquisto d’impulso nell’esperienza di shopping grazie a una linea di fascino con materiali sicuri e di alta qualità». Tutto quello che cercano i fan dei nuovi «baby-pet»: circa il 28% degli italiani che, secondo la ricerca Changes Unipol, ritiene che un animale domestico possa sostituire un figlio per «riempire un vuoto affettivo» oppure perché «gestire un animale domestico è più semplice rispetto ad un figlio». Da questo punto di vista, c’è un divario tra le generazioni più giovani, che sono più favorevoli all’idea che un animale possa sostituire un figlio (36% per Gen Z e 37% per Millennial), e le generazioni più mature, che sono meno d’accordo, soprattutto i Boomer (13%).