il Giornale, 19 ottobre 2024
La corsa all’Ozempic
In Gran Bretagna potrebbe presto arrivare la punturina di Stato, gratuita, per aiutare a dimagrire i 3 milioni di grandi obesi e fare in modo che tornino al lavoro. Tornerebbero a produrre anziché rappresentare un costo per la sanità inglese. Il farmaco eletto a «salvare il Paese» è l’Ozempic, che nasce come antidiabetico ma off label (cioè come effetto non scritto sul bugiardino) ha poteri dimagranti: inibisce la fame e stimola una sorta di rifiuto verso i cibi ultraprocessati, quelli che più fanno ingrassare.
«Scelta molto brusca quella inglese – commenta Giuseppe Remizzi, direttore dell’istituto Mario Negri – ma ne capisco il senso. Ci ricorda quanto sia importante puntare sulla prevenzione per combattere l’obesità, sia per ragioni di salute sia per ragioni economiche. Non credo che in Italia arriveremo mai a una decisione del genere. Ma, questo sì, il farmaco contro il diabete potrà essere usato anche per gestire il problema dell’obesità».
Tuttavia quello che sta accadendo ora ha del paradossale: le scorte del farmaco sono agli sgoccioli. E l’azienda farmaceutica che lo produce (la Novo Nordisk spa, danese) evidentemente non è riuscita a stare dietro alle richieste arrivate improvvisamente da tutto il mondo.
In Italia l’Aifa ha lanciato l’allarme scorte per tutto il 2024 e i nuovi diabetici vengono direttamente dirottati su altre terapie. I suoi effetti «miracolosi» lo hanno reso oggetto del desiderio per il popolo delle diete.
Da qui il boom di vendite, di prescrizioni mediche «di favore», di ordinazioni on line su siti leciti e meno leciti, di giri di spaccio su Telegram, di tiktoker esaltate che per mesi hanno riempito i social di reel con il «prima e dopo» il ciclo di iniezioni. Anche Elon Musk e Kim Kardashian hanno postato le foto post trattamento. Incuranti degli effetti collaterali (uno su tutti, la pancreatite). L’Organizzazione mondiale della sanità è intervenuta per mettere in guardia dai prodotti contraffatti. Pericolosi per la salute e sicuramente dannosi per il portafoglio.
«Allo stato dell’arte attuale – spiegano all’istituto Mario Negri – il farmaco non è ancora stato studiato in modo significativo su una popolazione non diabetica o in leggero sovrappeso e, in ogni caso, come allertato dal dottor Hwang, esso non è mai stato pensato per persone che desiderano diventare molto magre».
Abbiamo provato ad acquistarne una confezione. E, se solo avessimo completato l’ultimo passaggio, saremmo riusciti a ottenere una confezione a 590 euro, pronta consegna, senza ricetta. Il sito su cui abbiamo tentato l’acquisto, pur avendo parecchie stelle nella classifica dell’affidabilità, colleziona alcune recensioni pessime. Ci sono altri siti di shop di medicinali on line che vendono le iniezioni di Ozempic a prezzi più accessibili (177,71 euro), alcuni senza ricetta, ma o non hanno più scorte o promettono di avvisare via mail non appena il prodotto tornerà disponibile.
«Bisogna fare attenzione – sollecita Remuzzi – Il farmaco non va preso per perdere 4 o 5 chili. In quel caso, soprattutto se nel frattempo non si fa sport, gli effetti svaniscono subito dopo l’interruzione. E i possibili effetti collaterali non vanno trascurati: dai problemi all’apparato gastro intestinale, alla pancreatite».
Sul mercato degli anti diabetici (e in futuro magari dimagranti «ufficiali») stanno per arrivare vari prodotti come è ovvio che sia per la richiesta consistente e per l’enorme business. Eli Lilly sta producendo un farmaco analogo con il dulaglutide e uno a base di tirzepatide, il Mounjaro. Anche Astrazeneca è pronta, così come Xanofi, che al momento sta distribuendo solo in Francia. Questo risolverà il problema delle terapie per i malati di diabetici. E, si spera, anche la corsa scriteriata al dark web. Almeno per chi potrà accedere al farmaco perché ne ha reale bisogno.