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 2024  ottobre 19 Sabato calendario

Il soldato che ha ucciso Sinwar

«Fratello, lo riconosci?». Nella concitazione del momento i soldati hanno liberato dalle macerie il corpo di Yahya Sinwar e l’ufficiale più alto in grado ha inviato al volo un messaggio e le foto alla postazione del Comando Sud. Dopo neanche un minuto, il comandante dall’altra parte le ha girate allo Shin Bet. Nessun dubbio: l’ideologo di Hamas era morto.«È stata un’emozione che non ho mai provato in vita mia», ha ammesso la giovanissima recluta della scuola di fanteria Bislah (acronimo di “Bet Sefer Lehir") mentre raccontava al canale N12 la sua personale esperienza che entrerà nei libri di storia. «Solo dopo che la situazione ha iniziato a chiarirsi – ha aggiunto – abbiamo capito che Sinwar era stato eliminato nella zona del battaglione. E che era stata opera nostra».Tutto è cominciato mercoledì, ha spiegato l’esercito, verso le dieci del mattino, vigilia della festa di Sukkot, quando un soldato del 450esimo battaglione ha avvistato figure sospette che si aggiravano tra le case distrutte in quel quartiere di Rafah. Il tenente colonnello Ran Canaan ha deciso di avanzare con la fanteria e le forze corazzate. Erano in tre: due di loro camminavano davanti avvolti in coperte e un altro, con un giubbotto da combattimento e un’arma, la testa coperta da un cappuccio, si muoveva dietro di loro. Nei primi istanti è stata presa in considerazione la possibilità che le due persone mascherate fossero degli ostaggi, è stato aperto il fuoco contro la terza persona – identificata come terrorista – che è stata colpita alla mano. Era Sinwar, ma in quel momento nessuno ancora lo sapeva. A questo punto i terroristi si sono divisi e Sinwar è fuggito in un altro edificio. Il plotone è andato verso la palazzina semidistrutta, sulla scala c’erano macchie di sangue, fresco. Lui ha tirato due granate dalla finestra. A quel punto è partita un’operazione “pentola a pressione": lanci da carri armati e mitragliatrici. Infine è stato inviato un drone, quello che ha ripreso il capo del terrore di Gaza seduto ferito su una poltrona nella casa sventrata. Le truppe hanno sparato un altro proiettile, poi è partita la mitragliatrice che lo ha ucciso.