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 2024  ottobre 19 Sabato calendario

Intervista a Camila Raznovich, conduttrice tv

Ha la fama di snob. E lei conferma. Le hanno detto che è spigolosa. E lei ci sta lavorando. Le riconoscono una conoscenza in ambito sessuale più che eccellente. E lei ne va fiera. Camila Raznovich è un personaggio atipico nel panorama televisivo e come si dice oggi piuttosto divisiva: o la adori o la detesti. Ma è così com’è, sia in televisione che nella vita, uguale. Viaggiatrice nata e viaggiatrice per lavoro (conduce da anni il Kilimangiaro). Aria da ragazzina e 50 anni compiuti domenica scorsa.


Camila, parliamo del suo compleanno.
«Nell’invito ho scritto “50 anni e sentirli tutti”. Si dice”sono i nuovi 30”: ma quando mai…. Fisicamente sono distrutta, sì faccio tanto yoga, vado in bici, ma mi sento stanca. Sarà la perimenopausa, ma è così».


È pacificata con tutto: con se stessa, con il suo corpo e il suo cuore?
«Sì. Io mi sono sempre molto piaciuta fisicamente, mi piace la mia faccia invecchiata. Mai fatto ricorso alla chirurgia estetica, ho troppa paura che mi possano rovinare. È ovvio: vedo che la pelle cade, ma la prendo con grande leggerezza. La storia è lì a testimoniare le mie rughe».

E la festa come è stata?
«Un compleanno bellissimo! Mio marito e le mie amiche mi hanno convinto a organizzare la festa: 70 persone e abbiamo ballato fino alle 3 di notte. Sono venuti tutti i miei amici da ogni parte del mondo, si parlavano diverse lingue. Tutto molto bello».

Amici famosi, colleghi?
«Nessuno. Ci sono ovviamente persone che stimo nello spettacolo, ma non sono proprio amici. La “novità” è che ho permesso, per la prima volta, alle mie figlie (15 e 12 anni) di partecipare»

Il coprifuoco per le sue figlie è sempre alle 9 di sera?
«Anche prima. Alle 9 ciascuno in camera sua a leggere o fare altro. Ciascuno con i suoi spazi, poi a dormire».

È proprio rigida come mamma...
«Su alcune cose non transigo. Primo: non sono tua amica, ma tua madre. Sono l’educatrice e non arretro di un passo. Il mio compito è sgridare quando fai cazzate. Secondo: vietato fumo e alcol. Trovo orribile i genitori che bevono e fumano coi figli. Terzo: mi aspetto risultati sulla scuola. Io ti mantengo, tu studi»

Fragilità, errori, cadute: sono previsti?
«Sto lavorando su me stessa perché loro non pensino mai, che non c’è spazio per l’errore. A loro dico: può capitare di prendere 4, non è un dramma. Ma quando lo dico si accorgono che è forzato. La piccola mi ha detto: “mamma, lo sappiamo che lo dici perche la terapista ti ha consigliato di dire cosi… “».

Lei è molto rigorosa con se stessa?
«Molto».

E nel lavoro?
«Ho sempre scelto bene i programmi da fare. Non ho risparmiato i no. Ho una carriera più lenta di altri colleghi, ma ne sono felice».

Non si è mai pentita di aver detto un no di troppo?
«No, ho visto troppi miei colleghi agire per entusiasmo e cadere».

Dal 2001 al 2008 ha condotto Loveline su Mtv: lei e un sessuologo a dare risposte sul sesso. Un grande successo.
«Mi chiedono sempre: perché non lo rifai? Ho vinto quella sfida, perchè dovrei rifarlo».


Cosa le ha insegnato Loveline?
«Mi ha aiutato tanto come mamma: ho imparato l’educazione sessuale che ora posso dare alle mie figlie. Con loro parlo di tutto e cerco di aiutarle a vivere la sessualità in modo libero e sano: “senza darla via come fosse un frisby e senza tenerla riparata come un sepolcro”».


Le amiche le chiedono consigli “sessuali”?
«No, molto piu sentimentali. Oppure mi chiedono che io parli con i loro figli di preservativi e altri temi perché non sanno approcciare l’argomento».

Una vera sfida è stata la conduzione di Amore criminale. Lei ha condotto la prima puntata della prima edizione quando parlare di femminicidi era quasi un azzardo.
«È stata davvero una bella sfida. Argomenti importanti sui quali è valsa la pena rischiare. Amore criminale mi ha insegnato a riconoscere i primi segnali di aggressività e violenza in un uomo».
Pensare che in tv già 30 anni fa si parlava tanto di femminicidi e oggi ci ritroviamo in una situazione così drammatica...
«I numeri sono gli stessi, sono rimasti quelli del 2006. Forse si è abbassata l’età delle vittime. Sono decenni che moriamo così e che la situazione non migliora».

Perché?
«Perché si parte dalla fine. È come dire: voglio prendere 9 in geografia. Devi studiare, capire, impegnarti e poi prenderai 9. Allora è inutile parlare tanto di femminicidi se poi non cominci dall’educazione maschile dall’asilo. Devi agire dai 4 anni in su, devi insegnare il rispetto, chiedere scusa, rispettare le bambine, non essere violenti. Dalla prima puntata di Amore Criminale a oggi non mi pare sia stato fatto nulla nelle scuole. Il resto sono cazzate. Diminuiranno i femminicidi quando i bambini verranno educati a un modello diverso».


Sempre innamorata del suo bell’imprenditore francese Loic Fleury, sposato nel 2021.
«Sempre. Una storia d’amore del tutto inaspettata, cominciata quando io avevo 45 anni. Viviamo lontani, io a Milano, lui a Parigi e la distanza alla nostra età è meravigliosa. Ciascuno con i propri figli, i propri spazi, un grande rispetto reciproco. Quando ci ritroviamo c’è grande entusiasmo, non c’è mai noia».


Le hanno mai chiesto di partecipare a un reality?
«Di partecipare no, condurlo si».

L’Isola dei Famosi?
«Sì, tanti anni fa. Mi sarei divertita, ma Giorgio Gori mi disse “No, non è ancora il tuo tempo”».

Ballerina a Ballando?
«Ne avevo parlato con Milly Carlucci: io ho fatto danza per tanti anni e quindi non andava bene. Avrei fatto volentieri Pechino express con le mie figlie: è un po’ come ho sempre viaggiato io. A 18 anni ho passato sei mesi in India con 1000 euro».

Lei non poteva che condurre il Kilimangiaro, tutto viaggi e cultura, che riparte domani, domenica 20, su Rai3 alle 17.15.
«Un’avventura cominciata 10 anni fa. Ho preso il programma dopo Licia Colò. Il format aveva qualche problema, era un po’ invecchiato. Mi hanno chiesto di svecchiarlo e io l’ho cambiato. Ho tolto la parte animalier alla National Geographic, le danze tribali e tutto quel genere di cose e ho puntato di più sulla geopolitica, cultura, ambiente, cambiamenti climatici, arte».

Spesso si legge dei suoi digiuni. Perché lo fa?
«Faccio yoga da 30 anni, sono astemia, non fumo. E una volta l’anno, faccio dieci giorni di digiuno. Ci sono studi scientifici che dicono che per abbassare il livello infiammatorio nel corpo, bisogna digiunare. Perché “azzerare” il sistema corpo, cioè farlo lavorare il meno possibile, azzera (quasi) le infiammazioni. Esci con gli organi ri-ossigenati».

Lungimirante Camila: un’attenzione al benessere che sta esplodendo adesso e che lei persegue da anni. Tutto molto naturale pare di capire, come la sua pelle.
«Per la pelle il sesso fa molto bene...Per il resto un po’ di laser e basta. Né botox, né filler. Mi fa paura manipolare. Lo abbiamo fatto con la natura ed è stato un disastro.

Consigli per la longevity?
«Fare sesso, ballare, viaggiare».