ItaliaOggi, 17 ottobre 2024
A Firenze non c’è più la cronaca nera
Che sfortuna che hanno il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Se fossero al posto del sindaco di Firenze ci penserebbe la procura a mettere sotto una campana di vetro quelle brutte notizie di cronaca che ogni santo giorno vengono sparate in prima pagina scatenando una ridda di commenti che aumentano la percezione di insicurezza nelle loro città. Basta non tirare fuori le notizie, s’è ragionato ai piani alti del Tribunale.
Fatto sta che Associazione Stampa Toscana e Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, traendo fior da fiore degli esempi, stanno denunciando che nella città degli Uffizi è scattato una sorta di divieto di cronaca. «Le forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza) sono state diffidate anche dalla diffusione delle semplici notizie di reati che accadono in strada, con la minaccia di avviare procedimenti penali contro chi violasse questa imposizione», sostengono. Una violenza sessuale, un accoltellamento, un’aggressione, una rapina, se compiuta a Milano, Roma, Napoli ha una certa eco. Altrove, come a Firenze, passa sotto silenzio. Una situazione a macchia di leopardo che rischia di falsare le riflessioni che vengono fatte in tema di sicurezza dei cittadini in Italia. Posta anche l’incongruenza di rivelare ogni piccolo particolare, meglio se raccapricciante, di alcuni protagonisti dei fatti di cronaca nera (quasi nella speranza che ci scappi un cold case), mentre di alcuni crimini semmai più gravi, non sappiamo proprio nulla.
I cronisti di Firenze si sono arrabbiati perché sono finalmente riusciti a sapere che nel giro di tre notti, tra il 10 e l’11 ottobre, si sarebbero verificati una violenza sessuale per strada ai danni di una diciottenne statunitense, un grave accoltellamento con la vittima finita in prognosi riservata, due aggressioni e due rapine ai danni di due giovani ventenni. Ebbene, di fronte a tutto ciò, le uniche notizie diffuse dalle forze dell’ordine su autorizzazione del Procuratore, riguardavano un arresto per un furto in casa e un altro arresto per spaccio, notizie vecchie di una settimana. Senza il “visto si stampi” del procuratore non accade più nulla. I cittadini ora possono dormire sonni tranquilli.