Libero, 15 ottobre 2024
La lega propone patente per cani di grossa taglia
Il tema delle razze canine considerate pericolose è molto complesso. Per affrontarlo il gruppo della Lega in Regione Lombardia ha creato un vero e proprio tavolo di lavoro con veterinari delle Ats, esperti del settore, esponenti di Enci (Ente nazionale cinofilo italiano) e Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) e ovviamente politici. Dal lavoro di questo tavolo, coordinato da Adonella Turra, è uscito un progetto di legge al parlamento che, come è stato detto durante la presentazione di ieri «è stato scritto e riscritto» per tenere conto di tutte le esigenze del caso. Soprattutto di quelle dell’animale. E qui vanno sgomberati subito eventuali dubbi: non si tratta di un progetto “punitivo” nei confronti dei cani aggressivi, ma al contrario si tratta di norme che mirano a migliorare la vita dell’animale, perché nella stragrande maggioranza dei casi «sono i cani ad essere penalizzati dall’incapacità di gestirli da parte dei proprietari». Per questo nel testo del Plp non si parla di “Black list” delle razze, bensì di “Save list”.
In concreto, questo progetto legge prevede un corso di formazione sia pratico, sia teorico, che porti al rilascio di un patentino che attesti la capacità del proprietario di gestire quella particolare tipologia di cane. L’altro punto importante è quello del contrasto ai cosiddetti “allevamenti familiari”, che spesso vedono incroci di razze senza però avere particolare cognizione sulle conseguenze di queste operazioni.
A presentare il progetto di legge parlamentare è Roberto Anelli, consigliere regionale della Lega e vice presidente della Commissione Sanità: «Questo progetto nasce da una richiesta di Anci Lombardia ed Enci Lombardia, dai veterinari delle Ats e dalle associazioni di protezione animale per contrastare il fenomeno dell’abbandono di razze canine potenzialmente pericolose a seguito di acquisti compiuto spesso per “moda” da padroni inconsapevoli. Infatti nel nostro Paese si registra un aumento di aggressioni a causa di cani gestiti in condizioni che non rispettano le norme vigenti. È quindi necessaria – prosegue Anelli – una maggiore responsabilità nel possesso dei cani di grossa taglia, anche per contrastare l’abbandono e le troppe cessioni che finiscono con il riempire per circa il 70% i canili della Lombardia con animali di difficile adozione e in grande sofferenza. Per questo abbiamo depositato una proposta di legge al parlamento – chiude l’esponente leghista – con l’obiettivo di educare i cittadini al benessere animale e al corretto inserimento nella società anche delle razze canine più impegnative».
Anche il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, ha spiegato quello che il Carroccio sta facendo a Roma: «Oggi esiste un tema legato all’emergenza di gestione di alcune razze canine della piena consapevolezza dei proprietari rispetto al cane acquistato, specialmente per il benessere animale». Per questo «il gruppo Lega in parlamento sta portando avanti un progetto di legge sul tema ed è pronto a sostenere ogni iniziativa in merito. La sensibilità verso il mondo animale è importante per la Lega, come dimostrato con il nuovo Codice della strada voluto dal ministro Salvini, nel quale sono state inasprite le pene per chi abbandona gli animali».
Di benessere dell’animale ha parlato Fabio Maffioletti veterinario che si occupa di allevamenti. «L’incremento dei fenomeni di aggressioni è impressionante nei numeri – ha spiegato – e va fatto qualcosa. Di pari passo c’è anche il benessere degli animali. I canili non hanno strutture adatte ad assistere questi cani, che vengono costretti in gabbie che peggiorano la loro condizione di aggressività». In pratica vengono condannati all’ergastolo, visto che «una volta lì è molto complicato riuscire ad affidarli». Per Enci è intervenuto l’avvocato Clemente Grosso che ha ricordato come «in Italia solo il 18% dei cani è di razza». Presente anche Anci con Fabio Binelli: «I Comuni sono sollecitati su tre aspetti: quello della sicurezza, quello della sensibilità degli animali e quello della gestione dei Canili». E ha definito «segnali inquietanti soprattutto nelle grandi città» i risultati di un questionario ad hoc fatto dall’Associazione.
Il Pdp andrà ora in Commissione Sanità e dovrebbe arrivare in Aula per l’approvazione definitiva nei primi mesi del 2025. Poi la palla passerà al Parlamento.