Il Messaggero, 16 ottobre 2024
Chi è Andrea Stroppa, collaboratore italiano di Elon Musk
È considerato una delle menti più brillanti d’Italia, punto di riferimento di Elon Musk nella penisola e al suo fianco nei suoi incontri istituzionali. Andrea Stroppa, romano classe 1994, è stato coinvolto nell’indagine per corruzione e turbativa d’asta in cui è stato arrestato il dg di Sogei Paolino Iorio. Il 30enne romano è accusato di avere ricevuto informazioni riservate, un documento della Farnesina con «la valutazione del progetto finalizzato all’impiego con scopi militari prima e dual use dopo, delle tecnologie satellitari fornite dall’azienda americana Space X». Lui respinge le accuse relative alla consegna da parte di un altro indagato di un documento riservato della Farnesina. «Tengo a dichiarare con forza la mia totale estraneità – afferma Stroppa -. Tutti i rapporti che ho tenuto nel tempo con i pubblici ufficiali sono sempre stati improntati alla massima correttezza e trasparenza» auspicando «che possa essere accertata in tempi rapidi la mia totale estraneità: proseguo nel mio lavoro con l’abituale serietà». Appena poche ore fa scriveva su X: «Qualcuno sta provando a fermarci. Un giorno scriverò un libro», ripostando un tweet del 13 ottobre in cui dichiarava: «Stiamo lavorando per far diventare Italia grande partner di SpaceX. Per portare servizi, creare posti di lavoro e far crescere le nostre piccole medie imprese. Qualcuno – anche nei palazzi – sta provando a fermarci».Stroppa ha 30 anni ed è cresciuto a Torpignattara, periferia della zona ovest della Capitale. Nonostante la giovane età ha però un curriculum di tutto rispetto. Nasce come hacker, tanto da guadagnarsi, ancora minorenne, l’attenzione del gruppo di pirati informatici di Anonymous. Un’attività che lo porterà ad essere coinvolto anche in una vicenda giudiziaria finita all’attenzione del Tribunale dei minori, dal quale ottenne il perdono giudiziale. Le sue capacità, però, non passano inosservate tanto che nel 2017 venne scelto dall’allora segretario del Pd, Matteo Renzi, come consulente della cybersicurezza dopo avere lavorato in una delle aziende dell’imprenditore Marco Carrai, amico dell’ex premier, come responsabile della divisione ricerca e sviluppo. Per Stroppa, l’incarico ricevuto da Renzi nel 2017 è solo un passaggio prima del definitivo salto di qualità. Viene infatti contattato pochi anni dopo, senza mai ricoprire cariche formalizzate, dal colosso guidato da Musk come ricercatore indipendente nel gruppo che si occupava della sicurezza della piattaforma X. Il creatore di Starlink apprezza il modo di lavorare del giovane data analyst capitolino che in passato si è limitato a dire di essere «solo un amico» di Musk e da quest’ultimo venne ringraziato pubblicamente sulla piattaforma social dopo la pubblicazione di una sua ricerca sulla diffusione di contenuti pedopornografici su X. L’attività dell’ex hacker della periferia romana è ora al vaglio dei pm della Procura di Roma. Anche in questo caso, come si legge in un’informativa della Guardia di Finanza, allegata al decreto di perquisizione, è stato contattato, nello specifico da un militare della Marina che aveva «appreso del progetto volto all’acquisizione da parte del Governo del sistema satellitare (Starlink, ndr) realizzato e fornito da un noto gruppo statunitense». A Stroppa vengono «propalate notizie riservate». Dalle intercettazioni «emerge che da un lato l’ufficiale di Marina programma con un altro indagato l’inserimento di Olidata Spa nell’affare e, dall’altro, lo svolgimento di una certamente illecita propalazione a beneficio dello Stroppa (e suo tramite dei suoi referenti) di notizie riservate in ordine a decisione assunte nel corso di riunioni ministeriali»