Corriere della Sera, 12 ottobre 2024
Meno pubblicità su Google
C’è un dato che gli avvocati di Google devono aver stampato a caratteri cubitali e appeso alle pareti dei loro uffici: la quota del colosso nel mercato Usa della pubblicità legata alle ricerche online scenderà sotto il 50% entro il 2025, per la prima volta in più di un decennio (fonte: eMarketer). Cosa c’è da festeggiare? Il Dipartimento di Giustizia americano ha appena ventilato la possibilità di smantellare Google per porre fine al suo monopolio nelle ricerche. Ci vorranno anni prima che qualcosa di concretizzi, ammesso che accada, e nel frattempo l’argomentazione che il mercato sta effettivamente cambiando potrà avere un ruolo. Nel caso degli annunci, è Amazon ad aver già rosicchiato terreno (punta al 24,2% l’anno prossimo) grazie all’abitudine degli utenti di cercare i prodotti direttamente sull’e-commerce. All’orizzonte si propongono anche TikTok, che ha iniziato a dare la possibilità alle aziende di indirizzare gli annunci in base alle richieste degli utenti, e l’ormai onnipresente elefante nella stanza dell’Intelligenza artificiale, con la startup Perplexity – sostenuta da Jeff Bezos – in procinto di inserire la pubblicità all’interno della sua piattaforma e sperimentare un modello di business alternativo alle sole sottoscrizioni. Come detto, la battaglia legale sarà lunga e si giocherà su vari fronti. Il futuro che bussa con insistenza, con nuovi arrembanti rivali come OpenAI, potrebbe diventare un alleato.