la Repubblica, 11 ottobre 2024
Stellantis, cambia il management
TORINO – Fuori i responsabili Europa e Usa, dove si sono commessi errori, e via anche, dopo poco più di un anno, la numero uno della Finanza di Stellantis, Natalie Knight. Inizia così il ricambio di manager nel gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa nel 2021 per raddrizzare la situazione dopo gli ultimi risultati di mercato e la revisione dei target 2024. Un ricambio che potrebbe toccare, n prospettiva, anche l’ad Carlos Tavares, a cui il cda ha rinnovato la fiducia. L’azienda conferma che il «processo formale per identificare il successore, a conclusione del suo termine come ceo agli inizi del 2026, è in corso». A guidare il processo è un «comitato speciale del board» presieduto dal presidente di Stellantis John Elkann e il lavoro «sarà completato entro il quarto trimestre del 2025».
Intanto Tavares ed Elkann sono intervenuti sulla squadra. Al posto di Knight arriva Doug Ostermann, 19 anni di esperienza nei conti. Jean-Philippe Imparato, storico nome, oltre a mantenere la guida del settore veicoli commerciali prende il posto di Uwe Hochgeschurtz, che lascerà l’azienda, a gestire il mercato dell’Europa allargata. Sostituito anche l’ad di Maserati, Davide Grasso, al suo posto Santo Ficili, fino ad oggi numero uno di Stellantis in Italia. Ora ad del marchio del Tridente di Modena e del Biscione. Un accoppiata che forse vuole dire qualche cosa come strategia nel segmento lusso e premium.
Sono solo alcuni dei pilastri della rivoluzione fatta da Tavares ed Elkann. Hanno deciso di cambiare pezzi importanti della prima linea. premiando anche diversi italiani. Ad esempio Antonio Filosa: oltre a mantenere il ruolo di ceo del marchio Jeep, viene nominato a capo del Nord America dopo i successi raggiunti nel Sud America. Una storia particolare quella di Ficili: entrato dopo le “scuole Lancia” in Fiat con un incarico all’accettazione delle officine della storica succursale vendita di Torino, ha scalato tutto il gruppo fino a diventare il numero uno di Maserati e Alfa Romeo.
Tavares, che dopo la due giorni di Detroit e il cda oggi è a Roma per essere audito dalle commissioni Industria e Attività Produttive di Senato e Camera, sottolinea che «in questo momento darwiniano per l’industria dell’auto, il nostro dovere e responsabilità etica è di adattarci e prepararci per il futuro, agendo meglio e più velocemente dei nostri concorrenti». Il cda e il presidente Elkann, che è anche ad della holding Exor che controlla Repubblica,danno fiducia a Tavares e alla squadra: «I passi intrapresi per semplificare l’organizzazione rafforzeranno la nostra squadra di vertice che è impegnata a riportare le performance della società ai vertici del settore», dice Elkann.
Tavares si presenterà oggi alle 13.30 a Montecitorio forte anche del via libera incassato dal governo sulla cessione della quota di maggioranza (50,1%) di Comau, la società del gruppo che si occupa di robotica, al fondo Usa One Equity Partners. Il governo ha dato solo alcuni prescrizioni, come «assicurare il livello degli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo, il mantenimento in Italia degli impianti e delle funzioni di direzione e controllo». Tavares potrebbe annunciare, secondo le indiscrezioni, un anticipo della produzione della 500 ibrida a Mirafiori a Torino, di circa sei mesi. E forse qualche novità sulla piattaforma Smart, quella per le utilitarie: in ballo ci sono le fabbriche di Pomigliano d’Arco, in pole position, e Mirafiori.