Libero, 10 ottobre 2024
I chioschi di fiori a Milano
Nell’epoca del consumismo e del materialismo, c’è chi ancora si emoziona davanti a un fiore. Nella grande e bella Milano da bere e delle grandi catene commerciali, fortunatamente esiste una vera e propria forma di resistenza commerciale che dà speranza ai cittadini più romantici. D’altronde, i fiori rendono le nostre case più allegre e più belle. Ogni varietà porta con sé colori, forme e profumi unici, simboleggiando emozioni e stati d’animo.
A Milano sono tantissimi i chioschi e negozi che vendono questi piccoli e fragili gioielli della natura. C’è chi li acquista per fare un dono, chi per decorare la propria casa o chi semplicemente li prende per sé, per un momento di bellezza quotidiana. I fiori «sono iconici», racconta a Libero Massimo Fabbri, un giovane ragazzo in attesa di comprare il suo mazzo in un chiosco situato in via Piccinini, a pochi passi da corso Buenos Aires. «Regalo spesso dei fiori perché sono un simbolo di resistenza. Trovo che sia un gesto romantico, soprattutto all’inizio di una relazione d’amore», dice sorridendo il giovane.
Nell’era 2.0 c’è chi infatti non vuole rinunciare a questa tipologia di dono. E se pensate che ad acquistarli siano solo le sciure, beh, dovrete ricredervi perché Matteo non è il solo a investire il proprio denaro in fiori. «Sono tanti i giovani che entrano nel mio negozio», sottolinea la titolare di un negozio situato in via Nino Bixio, angolo piazza Adelaide Di Savoia, Sonia Fumagalli, che aggiunge: «Proprio l’altro giorno è venuta una ragazza che conosco che mi ha detto: “Voglio dei fiori perché verrà a trovarci un amico di mamma e i vasi sono tutti vuoti; mettono tristezza”».
Ma a restare folgorati dalla bellezza delle vetrine milanesi sono anche i bambini, che «hanno una bella sensibilità e spesso si fermano davanti alla vetrina con gli occhi spalancati». E quegli occhi meravigliati sembrano averli anche i più grandi. «I miei clienti li acquistano per abbellire casa oppure per le piccole e grandi ricorrenze», aggiunge Fumagalli. Spesso si tratta infatti di «un pensiero gentile per le mamme o le nonne.
Il sabato mattina solitamente vengono tantissimi papà con i loro bimbi e le loro bimbe». Insomma, la città è invasa da chioschi e shop di piante e fiori, e questo perché forse c’è voglia di tornare a gesti, anzi acquisti autentici. C’è «un ritorno alle cose semplici», sottolinea la titolare del negozio che specifica: «Noi cerchiamo di offrire ai clienti mazzi insoliti, vendiamo anche fiori inusuali come bacche e foglie autunnali. La rosa rossa, ad esempio, non la tengo più, a meno che non mi venga richiesta esplicitamente», spiega ancora Sonia Fumagalli.
Per la titolare, «dopo la pandemia la gente è tornata a regalare fiori per trasmettere affetto e senso di vicinanza», tant’è che ci sono «molte consegne a domicilio; ricevo moltissime chiamate da lontano». E poi, con l’avvento dello smart working, «in tanti ormai acquistano alcune piante e fiori che purificano l’aria». D’altronde, i fiori stimolano creatività e nuove idee, «specialmente in spazi di lavoro o studio», contribuendo così a creare ambienti più vivibili e stimolanti. Ma per godere della bellezza dei fiori basta anche solamente passeggiare per le vie e le piazze della città. Ne è un esempio lampante il quartiere di Porta Venezia, che oltre a essere ricco di luoghi in e alla moda, è ancora la casa di tantissime vecchie botteghe, ma soprattutto di vere e proprie boutique di fiori e piante su strada.
Per i milanesi, i negozi di fiori diventano così dei veri e propri rifugi di bellezza. In un mondo frenetico, i fiori rappresentano una dolce sosta, un vero e proprio invito a rallentare.