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 2024  ottobre 10 Giovedì calendario

46 mila volontari per le olimpiadi di Cortina

Ai piani alti della torre Allianz si è da poco finito di festeggiare i successi della delegazione olimpica dei Giochi di Parigi mentre la lungamente attesa edizione meneghina si avvicina a grandi passi. E d’ora in poi saranno mesi sempre più intensi per il Comitato Organizzatore di Milano-Cortina 2026, che in Citylife ha la sua sede: tra campagne di reclutamento volontari e cantieri dalle strettissime scadenze, tutto sommato la situazione appare sotto controllo.
«La visita al villaggio olimpico è stata molto utile anche per noi, una bella iniezione di positività, perché comunque i lavori sono in stato avanzato», riporta Andrea Varnier, amministratore delegato di Fondazione Milano Cortina, martedì in visita ai siti olimpici con Kristin Kloster, Presidente della Coordination Commission per l’edizione.
«Siamo stati solo al villaggio, ma avevamo in programma di andare anche a Santa Giulia. Il meteo non ce l’ha permesso». In quanto all’arena «i lavori stanno andando avanti molto bene ma è una di quelle opere che vanno monitorate. Il nostro compito è monitorare e riferire al Cio», ha continuato Varnier.
«Sono stata qui per la prima volta nel 2019 come parte della commissione di valutazione”, interviene invece Kloster, «non c’era niente lì, solo i due vecchi edifici. Ora vediamo il bellissimo villaggio prendere forma. Abbiamo visto le stanze e le conversioni del vecchio edificio che faciliteranno gli atleti durante i giochi. Ed è bellissimo pensare che dopo resterà come una grande eredità per la città». E poi il grande successo delle candidature dei volontari, più di 46mila in meno di tre settimane. «Ci siamo resi conto di quanto sia stata importante la risposta delle persone a questo evento ed è stato entusiasmante anche per noi», continua Kloster.
Infine le polemiche, subito ridimensionate dall’ad della Fondazione, Varnier. «I prezzi? Noi abbiamo cercato di fare un lavoro più equilibrato possibile. Poi è chiaro che, essendo la nostra seconda fetta di ricavi, massimizziamo dove possiamo». E su San Siro, «la discussione non impatta i Giochi. Noi abbiamo già un accordo con la città e con le due squadre di avere lo stadio disponibile in un periodo predeterminato che ci permetterà di entrare, allestire, fare le prove e la cerimonia di apertura. Insomma, andiamo avanti come previsto».