Libero, 10 ottobre 2024
La biografia postuma della figlia di Elvis
I media americani non parlano d’altro: della biografia postuma di Lisa Marie Presley, figlia sventurata del re del rock Elvis e di Priscilla. La donna è morta il 12 gennaio del 2013 colpita da infarto dopo una vita piena di sciagure, vizi, dolori e compagnia cantante: è la figlia, infatti, ad aver preso carta e penna ed aver vergato un libro sulla madre incredibilmente dettagliato (forse troppo).
La biografia si chiama From Here to the Great Unknown. Il titolo è un omaggio al testo di Where No One Stands Alone di Elvis Presley, una canzone che Lisa Marie ha registrato, in duetto con suo padre, oltre 50 anni dopo la sua prima pubblicazione e oltre 40 anni dopo la sua morte. Il volume è stato scritto con la figlia Riley Keough, che è stata ospite di uno speciale andato in onda sulla CBS in cui ha parlato della madre. Tra le rivelazioni ce n’è stata una in particolare che ha sconvolto il pubblico: il dettaglio relativo al suicidio del figlio di Lisa Marie Benjamin Keough, avvenuto nel 2020. «Sapevo che sarebbe stata la fine per lei», ha detto la figlia, «ha tenuto il suo cadavere nel ghiaccio secco per due mesi nella sua casa di Los Angeles per conservarlo, in vista del funerale». Riley Keough ha accettato subito di aiuta
re a completare le memorie della madre e pensava che le avrebbero terminate insieme ma è diventata una responsabilità molto più grande dopo l’improvvisa scomparsa di Lisa Marie Presley. «Mi è sembrato semplicemente un dovere che dovevo portare a termine per lei – ha detto la Keough – Sono semplicemente felice di averlo finito e che sarà distribuito nel mondo affinché le persone possano leggerlo».
Il libro tocca vari temi, dice: «amore, perdita, dolore, madri, figlie e dipendenza». Lisa Marie ha parlato con molta crudezza del giorno in cui è morto suo padre, del suo rapporto con
sua madre, del suo matrimonio con Michael Jackson, delle sue lotte contro la dipendenza e, come già citato, della morte di suo figlio Benjamin.
Nel capitolo intitolato “Has Gone”, è andato, ha scritto che da bambina, spesso si preoccupava del fatto che il padre potesse morire da un momento all’altro e ha persino scritto una poesia con il verso Spero che mio padre non muoia. Graceland è diventata un «mercato libero per tutti» il giorno della morte di Elvis nel 1977: «C’era chi entrava in casa e prendeva gioielli e oggetti personali, prima ancora che venisse dichiarato morto». C’è il matrimonio con Michael Jackson dal 1994 al 1996. Lisa Marie scrive che lui le ha confessato il suo amore mentre era ancora sposata e che il suo desiderio era di avere dei figli con lei: «Ma la crescente dipendenza dai farmaci da prescrizione di Michael ha creato una frattura insanabile tra i due». «Mi disse che era ancora vergine a 35 anni», scrive ancora, sempre riferendosi a Jackson, «sapevo che aveva baciato Tatum O’Neal e aveva avuto una storia con Brooke Shields. Ero terrorizzata perché non volevo fare una mossa sbagliata». Capitolo droghe. Lisa Marie parla della sua dipendenza da oppioidi. Usava molti antidolorifici dopo la nascita, nel 2008, delle gemelle Finley e Harper (avute dall’ex, Michael Lockwood). «Assumevo fino a 80 pillole al giorno (...) non so onestamente quando il mio corpo ha deciso che non poteva andare avanti così. Ma a un certo punto lo ha deciso».
La Keough ha rivelato che sentire la voce di sua madre nelle registrazioni a volte era “straziante”, ma le piaceva ascoltare ricordi felici, come il modo in cui i suoi genitori si sono incontrati e si sono innamorati. La Keough è una dei due figli che Lisa Marie ha avuto dal suo primo marito, il musicista Danny Keough. L’altro è Benjamin, morto suicida.