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 2024  ottobre 09 Mercoledì calendario

«Accuse false a Genovese». Una ragazza l’ha denunciato per violenza sperando di racimolare un paio di milioni per comprarsi casa

MILANO Immaginava che denunciando di essere stata violentata da Alberto Genovese avrebbe incassato da lui quantomeno un paio di milioni di euro con cui comprare casa a Milano, ma ora una delle giovani donne che frequentava le feste a base di alcool e droga di Terrazza sentimento, che per un periodo è stata anche fidanzata con l’imprenditore, sarà accusata di calunnia per aver detto il falso in una «ben pianificata strategia» alla quale potrebbero aver partecipato anche altri.
Nelle motivazioni della sentenza con cui il 9 luglio ha assolto Genovese dall’accusa di aver violentato nel 2020 la ragazza allora 20enne (ma condannandolo per una tentata violenza e altri reati a 15 mesi che si sommano ai 6 anni e 11 mesi che sta scontando dopo il primo processo per due violenze) il gup Chiara Valori scrive che la donna, con l’obiettivo dei soldi, ha partecipato a un’operazione per «sfruttare mediaticamente la vicenda» facendo presa sulla «morbosità dell’opinione pubblica e dei media». Per questo a gennaio 2021 accolse l’invito a partecipare alla trasmissione «Non è l’Arena» di Massimo Giletti su La7 dopo essersi affidata a Fabrizio Corona (nessuna accusa per entrambi). Aveva appena querelato Genovese (era già in carcere) accusandolo di averla drogata e poi violentata perché, hanno ipotizzato i difensori dell’imprenditore, gli avvocati Luigi Ferrari e Salvatore Scuto, immaginava una «consistente somma di denaro in cambio di dichiarazioni» a carico del loro cliente che, però, si sono rivelate inattendibili, scrive il giudice ricordando come prima lo aveva difeso sostenendo di non aver subito violenze e poi si è trasformata nel suo «più strenuo accusatore». Per il gup non c’è stata alcuna violenza sessuale perché la giovane aveva «prestato il proprio consenso anche a pratiche estreme» che non ha mai revocato durante i rapporti ed è escluso che l’uomo l’abbia resa incosciente costringendola ad assumere la droga, perché è stata lei a volersi drogare proprio perché voleva perdere il controllo di se stessa. Per questo, Valori ha trasmesso gli atti ai pm Rosaria Stagnaro, Paolo Filippini e Letizia Mannella perché proceda contro di lei per calunnia.
A Genovese e alla ex fidanzata Sarah Borruso (condannata a 1 anno per aver partecipato al tentato stupro) il giudice ha concesso le attenuanti generiche: hanno «profondamente messo in discussione il proprio stile di vita» intraprendendo «un percorso di disintossicazione e terapeutico», scrive Valori che, sottolineando il loro «sforzo di recupero», precisa che si sono incamminati verso «la giustizia riparativa» offrendosi di risarcire le vittime, come Genovese ha già fatto versando somme importanti.