Anteprima, 27 settembre 2024
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Biografia di Alberto De Bernardi
Alberto De Bernardi (1948-2024). Storico. «Nato a Milano nel 1948, De Bernardi aveva insegnato a lungo Storia contemporanea all’Università di Bologna. I suoi primi studi riguardavano la storia sociale delle campagne. Importante a tal proposito il saggio del 1984 Il male della rosa (Franco Angeli), dedicato al flagello della pellagra, patologia che colpiva i contadini per la loro alimentazione carente. Di recente era tornato sulla questione del cibo in una chiave assai diversa nel libro Il Paese dei maccheroni (Donzelli, 2020) sull’affermazione della pasta come piatto identitario della cucina italiana. Le ricerche di De Bernardi sulla costruzione del nostro Stato nazionale erano sfociate nel ponderoso volume Storia dell’Italia unita (Garzanti, 2010), scritto con Luigi Ganapini. Più tardi si era soffermato sulle vicende italiane recenti nel saggio Un Paese in bilico (Laterza, 2014). Convinto fautore degli ideali antifascisti, De Bernardi non riteneva però utile lanciare allarmi su un improbabile ritorno della dittatura, che riteneva dovesse essere ormai consegnata alla storia. Considerava inoltre legittimo tracciare un parallelo tra il fascismo e il comunismo, regimi che a suo avviso avevano “molti caratteri in comune”, come aveva scritto nel libro Perché il fascismo ha vinto (Le Monnier, 2022). Queste posizioni avevano pesato nel dissidio che si era aperto nell’Istituto Parri nel 2018, quando la candidatura di De Bernardi alla presidenza non era andata in porto» [Cds]. Morto ieri a Bologna, dopo una lunga malattia.