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 2024  ottobre 08 Martedì calendario

Periscopio

A un anno dal 7 ottobre l’odio per Israele e gli ebrei è diventato pop, di tendenza. il Foglio.
Dopo l’11 settembre, il «siamo tutti americani» sarà durato qualche mese, forse anche qualcosa di meno. Dopo l’invasione russa del febbraio del 2022, il «siamo tutti ucraini» è durato una settimana, con i putiniani del circo dei talk-show già chiamati a fare da primattori mentre si consumava la strage di Bucha. Dopo il 7 ottobre, il «siamo tutti israeliani» è durato al massimo una manciata d’ore. Pierluigi Battista, il Foglio.

«À bas l’histoire!» (parole di Rimbaud). Cominciate a vederne la pregnanza? Dal web.
Definendo nella loro piattaforma il 7 ottobre come «l’inizio della rivoluzione palestinese», i ragazzi del corteo di Roma, forse senza saperlo, hanno dato una risposta alla domanda cruciale: chi ha cominciato questa guerra? Antonio Polito, Corriere della Sera.
Pacifisti col bastone. (…) Ecco perché era giusto vietare il corteo. Libero.
L’Unrwa in lizza per il premio Nobel per la pace 2024. E allora perché non Khamenei?Le Point.
[Pochi giorni fa] l’ONU ha licenziato nove dipendenti dell’UNRWA, l’agenzia che si occupa di fornire assistenza umanitaria ai profughi palestinesi, [perché] «coinvolti» negli attacchi del 7 ottobre. ilpost.it
A un anno dal 7 ottobre quasi 100 persone sono ancora nelle mani di Hamas. thetimes.com
La politica (…) poteva assumere molte forme, anche quelle degenerate della tirannia e dell’usurpazione, ma su un punto i greci dell’età classica erano irremovibili: il dispotismo orientale non era politica. Kenneth Minogue, Breve introduzione alla politica, IBL Libri 2016.
Giovane ignorante che vai in piazza con la bandiera palestinese o quella del Libano e piangi Nasrallah, (…) se tu volessi fare una dimostrazione di «resistenza» contro Hamas [a Gaza] o Hezbollah [in Libano] saresti linciato, picchiato, sparato, sbattuto in un carcere, torturato. Se tu fossi una donna subiresti la peggiore fra tutte le oppressioni; se tu fossi gay, t’impiccherebbero a una gru o t’ucciderebbero per strada. (…) La manifestazione si fa a ridosso del 7 di ottobre: tu «resisti» di fronte a bambini che hanno visto uccidere i loro genitori e poi hanno subito la stessa sorte mentre gli urlavano yehud, ebreo, di fronte a donne ebree stuprate e uccise, ai rapiti, ai bruciati. «Resisti» di fronte a chi si è difeso dall’aggressione da Gaza, e poi dal Libano, dove se ne preparava una uguale, e difende anche te dall’ideologia assassina e fascista dei tuoi amici jihadisti. Per rassicurarvi della bontà del vostro evidente psicotico cinismo che proibisce di difendersi dall’odio belluino armato, parlate di genocidio: sì, un tentativo di genocidio c’è stato un anno fa, ed è ancora in corso, come ha riaffermato ieri il grande ayatollah [Ali Khamenei,] colui che sta diventando il vostro capo ogni minuto di più, quello che vi suggerisce gli slogan e le piattaforme delle vostre manifestazioni. È il genocidio degli ebrei. Fiamma Nirenstein, il Giornale.

Maurizio Molinari lascia la direzione di Repubblica, e il 7 ottobre, nel giorno dell’anniversario, slitta a pagina 12. Dal web.
[Prima attraverso Hamas e Hezbollah e poi direttamente, senza intermediari,] l’Iran ha aggredito Israele con valanghe di missili sulla popolazione civile. Lanci respinti dalla difesa israeliana, col concorso per la prima volta di alcuni Stati arabi: [ciò] indica un calo dell’antisemitismo «storico» nel mondo arabo-mussulmano – vedi le reazioni di consenso per l’uccisione di Assan Nasrallah nel mondo sunnita – a differenza di ciò che accade nei campus e nelle manifestazioni dell’antioccidentalismo europeo e americano. Nel mondo arabo cala l’antisemitismo, mentre nell’Occidente cresce. Roberto Massari (utopiarossa.blogspot.com).
La macroniana Caroline Yadan «arrabbiata» dopo le parole del presidente francese sull’interruzione della consegna d’armi a Israele. Le Figaro.
La sovrapposizione fra antisionismo ed antisemitismo risale a quando, pochi giorni dopo l’inizio della guerra del 1967, un diplomatico sovietico all’Onu annuncia il capovolgimento della politica di Mosca in medioriente equiparando il sionismo a «colonialismo» per spingere i paesi arabi a schierarsi col Cremlino nella guerra fredda. Da quel momento l’antisionismo entra nella propaganda sovietica in Occidente e dilaga in più nazioni, con un’intensità che segue l’andamento dei conflitti in Medio Oriente. Nel 1975, dopo la guerra del Kippur, l’Assemblea generale dell’Onu definisce il sionismo «razzismo». Con la guerra in Libano del 1982 le scritte che equiparano Stelle di David e croci uncinate arrivano anche nelle città italiane e un bambino di due anni, Stefano Taché, viene ucciso nell’attentato arabo-palestinese contro la Sinagoga di Roma. A guerra fredda finita, con la seconda Intifada del 2000-2005, quando Hamas faceva esplodere i kamikaze sui bus, le manifestazioni di piazza dilagano in Europa innescando violenze che nel 2006 portano al rapimento ed all’uccisione dell’ebreo francese di 24 anni Ilan Halimi. Tali precedenti testimoniano che l’odio contro Israele porta ad attaccare anche gli ebrei della Diaspora, ma è soltanto dopo il 7 ottobre che questo fenomeno assume dimensioni senza precedenti. Maurizio Molinari, Repubblica.

Almeno 20 militari nordcoreani uccisi in un attacco missilistico nel Donetsk occupato dalla Russia, mentre altri tre militari nordcoreani sono rimasti feriti. Luigi Guelpa, il Giornale.
Oltre a essere un grande ammiratore di Giorgia Meloni, Elon Musk è anche, tra molte altre cose, l’individuo più ricco del mondo, il principale finanziatore della campagna di Donald Trump, nonché l’uomo che ha trasformato twitter in un ricettacolo d’immondizia nazi-porno-paranoica, oltretutto manipolando l’algoritmo in modo tale da imporre anche a chi non lo segue tutti i suoi tweet pro-Trump, per poi vantarsi del gran numero di follower acquisiti: tipico esempio di cosa intendano questi guru del libero mercato per competizione e meritocrazia. La linea di Francesco Cundari.
Tajani lancia lo «jus Italiae».il Giornale.
Tajani, Tajani, vaf-fan-culo! Coro leghista a Pontida.
Salvini a Pontida: «La [mia] colpa? Aver difeso l’Italia».il Tempo.
Orbán (in perizoma, spenzolando da una liana) a Salvini: «Io Orbán, tu eroe». Dal web.
In Italia c’è più bisogno d’idraulici che di patrioti. Roberto Gervaso.